Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

La ZIM è tornata ai livelli ante-crisi

Utile netto di 54 milioni contro la precedente perdita di 429 milioni – Ha contribuito anche il forte aumento dei noli, +21,2% a Teu

HAIFA – La società armatoriale israeliana Zim è tornata ai risultati pre-crisi chiudendo l’esercizio 2010 con un utile netto di 54 milioni di dollari su ricavi per 3.717 milioni di dollari rispetto ad una perdita netta di 429 milioni di dollari su ricavi per 2.449 milioni di dollari nell’esercizio annuale precedente. L’EBITDA è stato positivo per 403 milioni di dollari rispetto ad un valore negativo per 518 milioni di dollari nel 2009.

[hidepost]

La consistente crescita delle performance economiche è stata generata anche dall’aumento dei volumi trasportati dalla flotta della compagnia e dal rialzo delle rate di nolo. Lo scorso anno le portacontainer della Zim hanno trasportato complessivamente 2.218.000 teu, con un incremento del 23,2% rispetto all’anno precedente. Il nolo medio per container teu è stato pari a 1.384 dollari (+21,2%). Tale apporto è stato controbilanciato negativamente dal forte aumento del costo del combustibile, che è cresciuto del 51% rispetto al 2009.

«Il 2010 – ha dichiarato il presidente della Zim, Nir Gilad – è stato caratterizzato da una ripresa di tutta l’industria mondiale dello shipping che nel 2009 aveva sofferto la più grave crisi della sua storia. Il settore si è indirizzato verso la stabilità e la crescita. Deve essere evidenziato, tuttavia, che il mercato dello shipping è tuttora caratterizzato da un eccesso di offerta e da volatilità e che i prezzi del petrolio hanno un impatto negativo sulle società che operano nel settore».

Nel solo ultimo trimestre del 2010 Zim ha registrato un utile netto di 96 milioni di dollari su ricavi per 986 milioni di dollari, in crescita rispettivamente del 18,5% e del 43,3% sul corrispondente periodo dell’anno precedente. Nel quarto trimestre 2010 la flotta della compagnia ha trasportato 566.000 container teu (+13,7% sullo stesso periodo del 2009) e il nolo medio per teu è stato pari a 1.485 dollari (+30,7%). Nell’ultimo trimestre dello scorso anno il costo del fuel è risultato più caro del 26% rispetto al periodo ottobre-dicembre del 2009.

[/hidepost]

Pubblicato il
6 Aprile 2011

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio