E’ ancora guerra sugli slots per l’Elba le navi gialle ricorrono al Tar Toscana
Giudicati commercialmente inaccettabili i tre accosti giornalieri, si chiedono orari diversi per i collegamenti estivi – La lunga guerra tra armatori sul canale
PIOMBINO – Sembrava cosa fatta, e c’era anche chi sussurrava di un patto più o meno riservato tra Pascal Lota e Vincenzo Onorato per non pestarsi reciprocamente i piedi: il primo lasciando strada libera al secondo sulla gara per Tirrenia e Toremar, il secondo per “aprire” all’altro sull’Elba e non interferire più di tanto sulla Corsica. Voci, malignità a questo punto. Perché l’apertura sulla ricca tratta Piombino-Portoferraio, cui da anni le navi gialle di Lota puntano, si è rivelata una mezza delusione, con l’assegnazione di slots giudicati del tutto inaccettabili perché in orari scomodi e di scarso appeal. Morale: il gruppo Forship, cui fanno capo le navi gialle di Lota, ha presentato un formale ricorso al Tar della Toscana chiedendo una profonda revisione degli slots (tre al giorno) assegnati dall’Autorità Portuale di Piombino.
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Secondo i legali della compagnia, il Tar potrebbe pronunciarsi entro la seconda metà del mese, vista anche l’imminenza della stagione “rovente” dei traghetti per l’Elba.
Che i collegamenti estivi tra Piombino e l’Elba siano un “piatto ricco”, sul quale cercano di ficcarsi tutti i principali armatori dei traghetti, è noto da tempo. E che ci siano difficoltà ad accogliere altre navi specie negli orari più appetiti è altrettanto noto. Sia il porto di Piombino sia quello di Portoferraio d’estate sono congestionati e anche gli ultimi lavori svolti dalla Port Authority non hanno potuto realizzare il miracolo di aumentare gli accosti. Peraltro nelle giornate di punta – come si è verificato nel recente ponte del 2 giugno – le navi non bastano soddisfare la richiesta e specialmente al ritorno ci sono stati problemi con tutte le compagnie, malgrado le corse straordinarie messe in atto sia da Moby – il principale operatore privato sul ramo – sia dalla stessa Toremar. Anche Blunavy ha fatto il possibile, ma le navi gialle di Lota potrebbero rappresentare una marcia in più: se si trovasse il modo di farle entrare in servizio in orari compatibili con la richiesta commerciale e non, come sostiene la compagnia, in ore morte o troppo scomode. E la guerra continua.
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