Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Logistica il Piano e i tempi

ROMA – Un cosa sola è certa: che il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino s’è fatto il giro d’Italia – e nemmeno in modo divertente – per presentare quel progetto nazionale sulla logistica che ieri, nel preannunciato convegno del suo ministero, è uscito in modo ufficiale dalla valanga di dubbi e di incertezze che aveva creato.

[hidepost]

Giachino è un brav’uomo, dicono anche convinto.  Come convinti sono Luigi Grillo, che si considera ancora padre di una riforma portuale mai nata e sempre riproposta, e Mario Valducci che spera (con tanto di proposta) di riformare in modo funzionale la pletora di interporti dell’Italia. Eccetera.

Il problema fondamentale è che di piani e proposte per riformare e migliorare la logistica italiana ce ne sono a josa, ma ancora una volta è diventato evidente che i pezzi di carta non “fanno” le riforme, per le quali servono leggi, date di attuazione delle suddette leggi, scadenze precise. E ancora una volta siamo andati abbastanza sul vago, in tempi della politica che non sono assolutamente compatibili con i tempi dell’economia. Giachino stesso l’ha ammesso: “Sono mancate ad oggi politiche efficaci per il comparto – ha detto – per cui il governo s’è adesso impegnato per il grande piano nazionale della logistica”.

Nell’incontro di ieri nella sala di via Rieti, non si è riusciti però ad andare molto oltre l’enunciazione di interessanti principi, di forbiti studi universitari e di proposte che, implicando l’impegno concreto di colossi autonomi come le Ferrovie, così formulati hanno poco più effetto delle famigerate grida manzoniane. Tante buone intenzioni: ma come dice il proverbio, di buone intenzioni è lastricata la strada dell’inferno.  E della logistica nazionale, ancora oggi modello di inefficienza.

A.F.
[/hidepost]

Pubblicato il
7 Settembre 2011

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio