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Trasportounito blocca l’Italia per tutta la prossima settimana

Ultimatum al governo per la modifica delle recenti normative e per istituire il “gasolio professionale nazionale”

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ROMA – L’indebitamento dell’autotrasporto fra erario, oneri e banche – scrive Trasportounito – ha sfondato quota di 10 miliardi di euro, ovvero una media di oltre 100.000 euro per azienda. Le conseguenze sono drammatiche: l’indebitamento produce subordinazione, sfruttamento, evasione e rischi quotidiani sulle strade la cui sicurezza non può più essere garantita.

Secondo l’Associazione Trasportounito, che ha promosso il fermo nazionale dei servizi dal 3 al 7 ottobre prossimi,  occorrono interventi urgentissimi in due direzioni. “Il primo – spiega il segretario nazionale di Trasportounito, Maurizio Longo – deve prevedere l’immediata modifica delle norme recentemente approvate in Parlamento in materia, fra l’altro, di costi minimi. Mentre il secondo deve essere un vero e proprio atto di coraggio nei confronti delle compagnie petrolifere e soprattutto dell’Unione Europa: l’introduzione del gasolio professionale nazionale unica misura possibile per  calmierare il costo industriale e le imposte”.

Le imprese di autotrasporto dicono basta al progressivo impoverimento e degrado e confermano la decisione di fermare i loro mezzi dal 3 al 7 ottobre 2011, con conseguenze che si minacciano devastanti anche per i porti nazionali.

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Pubblicato il
28 Settembre 2011

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