“Marina Sarda” una scommessa tutta nuova
LIVORNO – Il nome c’è già, “Marina Sarda”. La società anche, opportunamente registrata. Ma l’avvocato d’affari Andrea Morini chiarisce subito che si tratta di un contenitore, per il momento in attesa del contenuto. Che spera di riempire con sostanziosi investitori entro questo stesso mese. E altro non gli si cava di bocca.
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Qualcosa comunque è trapelato anche dal giro di chi si sta occupando da tempo di nuove rotte commerciali sul Tirreno ma anche fuori. L’obiettivo di Morini, dopo che gli è scoppiata in mano l’operazione Toremar con la “Toscana di Navigazione” di Lauro, è di trovare un gruppo di investitori fuori dal mondo armatoriale ma interessati all’armamento, che vogliano finanziare un’operazione di nuove rotte euro-mediterranee nel nome di “Marina Sarda”. Potranno esserci anche imprenditori sardi – da qui il nome – ma non necessariamente: da quando la società è stata costituita, il 9 settembre, parecchie tessere del puzzle sono state cambiate e tra i sardi che si sono fatti avanti ci sono anche soggetti pubblici. Ma non la Regione, che secondo alcuni osservatori starebbe “pasticciando” di suo con la Saremar.
Difficile andare oltre le informazioni e anche con le ipotesi. Però Morini sembra determinato a portare a compimento l’operazione; anche perché la rotta del Mediterraneo, tra la sua sponda nord e la sponda sud, risulta essere una delle più promettenti per i prossimi anni di “magra” per il grande armamento. E investori fuori dal settore che vogliano tentar la sorte potrebbero avere delle remunerazioni ben più alte di quello che oggi si trova nel problematico mondo della finanza e delle banche.
A.F.
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