Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Trieste, record di Teu e i treni austriaci tirano

Quasi 400 mila Teu’s nel 2011 con forti tassi di crescita – E Rail Cargo Austria sta per creare anche Rail Cargo Italia per allargare il suo mercato

Fabrizio Zerbini

TRIESTE – Un anno record, quello che si è appena chiuso, per il TMT (Trieste Marine Terminal) del gruppo T.O. Delta. Il presidente ed amministratore delegato del terminal, capitano Fabrizio Zerbini, dopo la recente presentazione dei nuovi servizi ferroviari con RCA di Austria Cargo, ha elaborato anche il consuntivo del movimento dei containers nella struttura triestina. Ed è davvero record, sul filo dei 400 mila Teu.

Capitano Zerbini, un bel risultato, visto anche l’anno non facile.


“Tocco ferro, per scaramanzia: anche perché non ci si presenta un 2012 facile. Ma considerando la progressione della crescita dei containers nel TMT, non posso che essere soddisfatto. Basta riferirsi ai delta di crescita tra il 2010 e il 2011 per avere il metro dei risultati: quasi un 40% di aumento dei Teu’s rispetto all’anno precedente non mi sembra certo da minimizzare”.


[hidepost]

Anche partendo dal 2008, come si vede in tabella, il trend è consistente.


“Considerando che siamo passati attraverso due anni tra i peggiori per lo shipping e i traffici marittimi, direi proprio di si. Le cifre sono chiare: un aumento del 15,8% dei contenitori e del 16,23% dei Teu’s sono un buon risultato”.

Come stanno andando i primi risultati del già riferito accordo con Cargo Austria?


“Siamo nelle previsioni, con alcune caratterizzazioni che stiamo studiando meglio. Con la Germania per esempio, tira sia il traffico in import dal Far East che in export, sempre verso quelle zone. Partono specialmente macchinari e materie prime. I collegamenti con Budapest sono invece ancora sbilanciati, nel senso che è maggiore il flusso in import dal Far East.

La disponibilità del servizio cargo austriaco è sufficientemente flessibile?

“Abbiamo la piena disponibilità su tutte le formule richieste dal mercato: quindi sia treni-blocco, sia singoli vagoni per singoli contenitori. Come è stato spiegato agli operatori dell’intermodale, loro devono chiedere, noi troviamo le soluzioni”.

Ritiene che il suo terminal debba operare solo per il nord Italia o ci sono potenzialità ulteriori?

“Il nostro gruppo continua ad investire. E anche Cargo Austria sta allargando il raggio di azione. Un esempio significativo: oggi Rail Cargo Austria ha una sede anche sul Tirreno con Linea Spa, diretta da uno specialista molto dinamico, Leo Herze, tra breve questo riferimento sul Tirreno diventerà Rail Cargo Italia. Un cambiamento semantico che ha evidenti significati sul mercato del cargo ferroviario italiano”.

A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
25 Gennaio 2012

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio