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Sugli incidenti marittimi gravi chiesta revisione della Solas

Occorre anche un database pubblico ed accessibile con tutte le segnalazioni e le tipologie degli eventi – Confermato l’eccezionale livello di sicurezza del comparto

WASHINGTON – Cruise Lines International Association (CLIA) e European Cruise Council (ECC), le principali associazioni internazionali del settore delle crociere, hanno sottoposto al Comitato per la Sicurezza Marittima dell’IMO (Organizzazione Marittima Internazionale) una richiesta di revisione della Convenzione Internazionale SOLAS (Safety of Life at Sea) in materia di registrazione degli incidenti marittimi gravi.


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La proposta rientra all’interno del progetto Cruise Industry Operational Safety Review che CLIA ed ECC hanno lanciato il 27 gennaio e che già lo scorso febbraio ha apportato un primo importante contributo al settore delle crociere con la Passenger Muster Policy che impegna gli operatori di tutti gli stati membri a completare le attività informative sulla sicurezza prima della partenza dal porto e non entro le prime 24 ore di viaggio, come precedentemente previsto dalla normativa.

In particolare, CLIA ed ECC sollecitano con questo documento una maggior chiarezza ed enfasi circa le procedure di registrazione degli incidenti marittimi – già previste dal SOLAS – con un duplice obiettivo: da un lato ribadendo l’obbligatorietà per gli stati membri alla segnalazione degli eventi classificati come “very serious” e dall’altro la costruzione di un database pubblico ed accessibile in grado di archiviare i dati di tutti gli stati membri per le tipologie di incidente previste.

I sinistri denominati “very serious” sono definiti dall’IMO e comprendono qualsiasi incidente marittimo con vittime tra i passeggeri o tra i membri dell’equipaggio, così come la perdita di una nave o un grave danno causato all’ambiente marino.

La raccomandazioni contenute nel documento inviato al Comitato per la Sicurezza Marittima dell’IMO sono state sottoscritte da CLIA ed ECC per conto dei propri membri.

“Garantire la certezza e la coerenza delle informazioni condivise costituirà un beneficio per i passeggeri e per il settore, migliorando la consapevolezza comune e la trasparenza reciproca”, ha detto Roberto Martinoli, delegato ECC per l’Italia. “Sebbene i sinistri marittimi nel settore delle crociere siano estremamente rari e la nostra priorità sia sempre la sicurezza a bordo, crediamo comunque che queste raccomandazioni favoriscano una coerenza all’interno del settore e una maggiore trasparenza per tutti”.

Christine Duffy, presidente e CEO di CLIA, ha inoltre aggiunto: “Tutti gli operatori mondiali del settore delle crociere si sono impegnati a migliorare in modo proattivo le proprie procedure di sicurezza. Stiamo mantenendo un dialogo sempre aperto e regolare con l’IMO cui siamo riconoscenti per il supporto al nostro progetto della Cruise Industry Operational Safety Review”.

Il settore delle crociere può vantare un eccezionale livello di sicurezza rispetto ad altri mezzi di trasporto passeggeri. Secondo GP Wild, una fonte indipendente di analisi del settore, nei dieci anni precedenti al recente incidente della nave Concordia, il totale delle vittime di sinistri su navi da crociera era di 28 persone sugli oltre 223 milioni di passeggeri e membri di equipaggio che hanno navigato negli stessi anni. Di questi 28 decessi, 22 erano membri di equipaggio e 6 i passeggeri coinvolti.

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Pubblicato il
28 Marzo 2012

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