Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Più inquinamento alla Gorgona grazie a Concordia

LIVORNO – Davvero, non c’è limite al peggio. Questa volta a cadere nelle maglie assurde e senza cervello delle “grida manzoniane” romane in nome dell’ambiente, dopo il disastro della Costa Concordia, sono gli isolani di Capraia: per i quali la traversata con il traghetto Toremar da Livorno, quando la nave due volte alla settimana deve scalare anche Gorgona, vedono allungarsi la navigazione dalle teoriche 2,5 ore dell’orario a quasi 4 ore.
[hidepost]Il motivo: il “cono” di navigazione imposto dal ministro Clini e ratificato dalla Capitaneria di Livorno per girare al largo delle isole dell’arcipelago – conseguenza della tragedia del Giglio – obbliga il traghetto, dopo aver toccato Gorgona fermandosi a cento metri dallo scalo, a fare un’assurda rotta verso sud per allontanarsi immediatamente dall’isola per almeno 2 miglia, e solo dopo aver raggiunto questa distanza ad accostare di nuovo verso Capraia. Idem al ritorno.
Ma c’è di più: quando c’è libeccio forte, come spesso accade d’inverno, è norma marinara di sicurezza che il traghetto partito da Capraia punti verso nord per proteggersi con Capo Corso e quindi virare in poppa quasi all’altezza di Gorgona, per fare l’accostata in sicurezza e procedere poi con il mare sui settori poppieri. Con il nuovo divieto questa manovra non è più possibile perché si entra nel “cono” di 2 miglia dall’isola di Gorgona. Morale: più difficoltà di manovra, meno sicurezza, tempi più lunghi e disagi maggiori a bordo. Oltre – ma questo è un dettaglio che evidentemente al ministro Clini non interessa – maggiori consumi di carburante e quindi maggior inquinamento sul mare.
Alle dure proteste del Comune di Capraia – ribadite dal sindaco Gaetano Guarente anche nell’ultimo comitato portuale – il nuovo comandante della Capitaneria di Livorno CV Arturo Faraone ha risposto promettendo un accurato riesame dell’ordinanza del suo predecessore. E se possibile, un correttivo in tempi rapidi. Ma al momento, l’assurdo rimane e la traversata per Capraia può durare 4 ore: quanto e più l’andare nella ben più lontana Corsica…

[/hidepost]

Pubblicato il
6 Febbraio 2013

Potrebbe interessarti

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Nautica e navigatori al Salone di Genova

Passata la festa, diceva un vecchio proverbio un po’ blasfemo, gabbato lo Santo. Passato il Salone Nautico di Genova, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, sono state tirate le somme: ufficialmente, la nautica italiana...

Editoriale
- ANTONIO FULVI
Leggi ancora

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio