Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Infrastrutture se ci sei batti un colpo

ROMA – Brutta quell’espressione “il ministro che non c’è” riferita a Corrado Passera: che peraltro sulla vicenda della Costa Concordia non si è esattamente scalmanato, a differenza del suo collega all’Ambiente Corrado Clini che è stato continuamente in contatto con la Regione Toscana, la gente del Giglio, il cantiere e le Capitanerie.
[hidepost]Due Corradi, un’abissale differenza di comportamento su una vicenda che ha messo l’Italia nel mirino di mezzo mondo; e che ha richiesto il massimo della trasparenza e della collaborazione delle istituzioni con gli organismi internazionali. Vero è che fin dalle prime ore sono state le Capitanerie di porto a gestire con il massimo dell’impegno tutte le operazioni di supporto all’assistenza e al salvataggio: ma le Capitanerie – è bene ricordarlo – sono il braccio operativo sia di Passera che di Clini. E quello che è mancato, secondo la denuncia dell’ICS – vedi qui a fianco – non è certo stato l’impegno sulla difesa dell’ambiente, ma l’intervento tecnico e il collegamento internazionale delle Infrastrutture e Trasporti.
C’è anche chi sussurra – il gossip negli ambienti romani non manca mai – che tra i due ministri non corra esattamente buon sangue: e che quando si trovano impegnati sullo stesso problema, prevalga nettamente la lunga e comprovata esperienza di Clini, che al ministero dell’Ambiente naviga da sempre. Il che non basterebbe comunque a giustificare una così palese mancanza di rapporti tra le Infrastrutture e gli organismi internazionali dello shipping; tanto da provocare una formale e mortificante tirata d’orecchie del presidente giapponese dell’International Chamber of Shipping al ministro italiano.
Ulteriori perplessità sono sull’atteggiamento del ministero delle Infrastrutture sulla richiesta-proposta della Regione Toscana per lo smantellamento del relitto a Piombino. Il “niet” di Costa Crociere che è rimbalzato in questi giorni dagli ambienti non ufficiali, sarebbe legato anche al fatto che dal ministro Passera e dai suoi non c’è stato – almeno al momento in cui andiamo in stampa – alcun impegno per contribuire alle spese della soluzione Piombino. Non scelta determinante? Ad oggi I giochi sembrano ancora, almeno ufficialmente aperti. Questione di ore forse: si è detto che Costa annuncerà la sua scelta entro domain. Con tutto il mondo dello shipping che aspetta.
A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
20 Febbraio 2013

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio