Mille ragazzi con Marevivo per proteggere le isole
In piena collaborazione con Guardia Costiera e Forestale riparte il progetto di educazione ambientale
ROMA – Stanno imparando a conoscere i delfini, dai quali hanno simbolicamente preso il nome, e sono sempre più preoccupati per questi magnifici abitanti del mare che, in queste settimane, stanno misteriosamente morendo nel Tirreno. Tornano alla carica i “Delfini Guardiani” di Marevivo e, per il quarto anno consecutivo, abbracciano l’Isola del Giglio, Capri, Ischia, Ponza, Lampedusa e Linosa: continua l’innovativo progetto di educazione ambientale che trasforma in eco-sentinelle i ragazzi delle isole minori, e questa volta sono coinvolti quasi 1.000 studenti delle sei straordinarie perle del Mediterraneo.
[hidepost]Sotto la guida di esperti Marevivo, i futuri “Delfini Guardiani” sono impegnati in ricognizioni in spiaggia, in attività di sea-watching, vanno a scuola dagli artigiani e dai pescatori locali, esplorano i segreti racchiusi nelle rocce e nella flora mediterranea e si cimentano anche come giovani reporter dell’ambiente. Al termine del percorso didattico, dopo aver imparato a conoscere fino in fondo il proprio territorio, i ragazzi riceveranno il distintivo di “guardiani dell’isola”, che darà loro il diritto di presentarsi, senza accompagnatori adulti, alla Capitaneria di Porto o ai Comuni per segnalare eventuali problemi di carattere ambientale.
Mentre a Capri, i ragazzi, guidati da Antonia Tafuri, hanno già visitato la costruzione storica più antica dell’isola, cioè La Certosa di San Giacomo, a Ponza le scolaresche sono pronte per esplorare la vecchia cava di bentonite, ormai abbandonata, di Le Forna. A Lampedusa si uscirà in gommone per osservare delfini e tartarughe marine, ad Ischia invece i piccoli detective del mare perlustrano in lungo e in largo le spiagge. Al Giglio si preparano a ricreare i colori naturali dell’isola, dopo uno studio certosino della macchia mediterranea e delle sue proprietà tintoree.
Il progetto “Delfini Guardiani” è realizzato dall’associazione col sostegno dei Comuni, della Fondazione Peretti, di Castalia e si avvale della collaborazione della Capitaneria di Porto, del Corpo Forestale dello Stato e di molteplici attori che operano, a vario titolo, sul territorio.
A Capri, oltre ai Comuni di Capri e Anacapri, al fianco dei “Delfini Guardiani” ci sono Marina Militare Italiana, Fondazione Axel Munthe, gli ornitologi dell’Ispra, Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Napoli, Museo Cerio, Associazione Capri Outdoor, Amici di Cetrella, Legambiente Capri, Carthusia, Rotary, Foto Flash Capri, Arte fotografica anacaprese, Hotel “La Minerva”, Buonocore.
A Ischia possono contare sull’appoggio dei Comuni di Lacco Ameno e Forio, di Volaviamare, di Hotel Mezzatorre, mentre a Ponza ci sono Comune di Ponza, Capitaneria di Porto, Corpo Forestale, ISPRA, Compagnia di Trinchetto (Federazione Italiana Vela), Museo di Frontone e Rossano Di Loreto.
Per Lampedusa e Linosa si avvalgono della collaborazione del Comune di Lampedusa, dell’Area Marina Protetta Isole Pelagie, del WWF, di Legambiente, invece al Giglio ci sono il Comune del Giglio, Capitaneria di Porto e Corpo Forestale.
L’esperienza dei Delfini Guardiani – che sta crescendo da alcuni anni nelle isole minori del territorio italiano fino a creare un network di giovani attivi nella salvaguardia dell’ambiente – sta dando la possibilità ad isolani e non, a giovani ed adulti, di riappropriarsi di patrimoni naturali e culturali che, altrimenti, rischiano di perdersi o di essere condivisi solo tra i pochi cultori della bellezza delle piccole terre circondate dai mari.
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