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Con UCINA rinasce Navaltex

Anton Francesco Albertoni

BIELLA – Rinasce con nuova energia “Navaltex”, l’agenda strategica di innovazione comune ai due settori tessile e navale, il progetto lanciato nel giugno 2008 grazie alla collaborazione fra l’Unione Industriale Biellese e il Gruppo Rina.
“Il progetto entra a far parte degli ambiti di studio di Po.in.tex – spiega il presidente del Polo di Innovazione Tessile, Massimo Marchi -, un arricchimento prezioso per le imprese che partecipano ai progetti volti all’innovazione nell’ottica di un confronto sempre più stretto e proficuo”.
“Innovazione e ricerca sono i pilastri sui cui si fonda lo sviluppo delle nostre imprese – afferma Marilena Bolli, presidente dell’Unione Industriale Biellese – e la scelta di far convergere le direttrici innovative di Navaltex all’interno di Po.in.tex va nella direzione di fare massa critica mettendo a fattor comune l’esperienza e le eccellenze del Distretto tessile e meccanotessile.
[hidepost]In questo senso sta ripartendo anche “Navaltex 2”, nuovo tavolo di confronto fra imprese che sta raccogliendo in questi giorni le ultime adesioni”.
“In un momento di forte crisi per il settore della nautica da diporto, l’industria italiana, per rimanere competitiva a livello internazionale, deve necessariamente puntare sui propri punti di forza: design, innovazione e qualità – afferma Anton Francesco Albertoni, presidente di UCINA Confindustria Nautica – e tali caratteristiche si conciliano perfettamente in Navaltex, che si pone fra i progetti strategici per il Made in Italy”.
“RINA, che da sempre eroga servizi di classificazione e certificazione in ambito navale e nautico, è convinto che l’innovazione che deriverà dal progetto Navaltex, sviluppato in sinergia dai settori tessile, navale e nautico, potrà fornire a tali settori un nuovo impulso competitivo; pertanto ha messo a disposizione le proprie competenze per aiutare le aziende tessili ad adottare i requisiti tecnici che devono essere rispettati nelle applicazioni in ambito navale e nautico” – ha affermato Mario Dogliani, Project Financing Manager del Gruppo RINA.
In particolare, Navaltex si sviluppa lungo due differenti ambiti di ricerca: l’arredo, che vuole rispondere in modo più affidabile alle prestazioni richieste in ambito navale (solidità alla luce, solidità alle intemperie, oleo-repellenza, idro-repellenza, resistenza alla corrosione – Salt spray test); e l’ambito tecnico strutturale, che mira ad arricchire le prestazioni dei materiali per interni al fine di rispondere a normative più restrittive in materia di resistenza al fuoco, di isolamento termico, di fono-assorbimento.
Nel concreto, Navaltex, il progetto inter-filiera che mette a fuoco e utilizza due eccellenze del made in Italy nel mondo, mira a sviluppare tessuti al 100% naturali e acrilici con processi produttivi attualmente non presenti sul mercato; a modificare l’attuale offerta legata solo ad isolanti classici quali la fibra di vetro; a ripensare le funzioni tecniche in modo da ottenere riduzioni di peso, riduzioni di costo, migliore impronta ambientale inclusa la riciclabilità a fine vita.

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Pubblicato il
16 Marzo 2013

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