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Monumento al marinaio italiano sul lungomare dopo l’Accademia

E’ stato finanziato da un gruppo di sponsor e sarà inaugurato dopo l’estate – Le caratteristiche della statua – Un appello: “Liberate i due marò”

LIVORNO – E finalmente anche i livornesi avranno il loro sospirato monumento al marinaio. Che viene dopo quello al pescatore – peraltro assai trascurato – e arriverà anche dopo la grande statua della Madonna che sta per essere montata all’imboccatura sud del porto per iniziativa del Propeller e con la sponsorizzazione eccellente (anche se non ufficializzata) del gruppo Neri. Il “monumento al marinaio” è stato fortemente voluto dall’Anmi, l’Associazione marinai d’Italia livornese che l’ha proposto e finanziato, dopo svariati anni di tentativi abortiti. Questa volta l’Anmi ce l’ha fatta grazie anche alla generosità degli sponsor, all’impegno del Comune e alla collaborazione della Soprintendenza ai monumenti

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Luigi Bruni

La presentazione dell’iniziativa ha avuto luogo in Municipio con gli assessori Mario Tredici (cultura) e Valter Nebbiai (finanze). Il presidente dell’Anmi di Livorno ammiraglio Luigi Bruni ha confermato che il monumento si farà, sarà inaugurato tra settembre ed ottobre in una importante giornata per la Marina Militare (il rientro delle navi scuola o l’inizio dell’anno dell’Accademia Navale) e sorgerà sulla passeggiata a mare subito a sud della stessa Accademia, utilizzando una statua ad altezza d’uomo che negli anni 30 decorava la tomba del giovane marinaio Vasco Lomi nel cimitero de La Cigna. Rimossa alla scadenza delle concessioni, la statua di marmo era finita nei depositi del Comune. L’Anmi la sta facendo restaurare e i tecnici del Comune, architetto Luca Barsotti e geometra Claudio Filippelli, hanno ideato il monumento che l’accoglierà insieme a una antica ancora da nave da guerra. Il monumento sarà molto arioso: un cerchio di pietre di colore del mare, panchine per riposarsi, la statua ad altezza d’uomo che guarda il mare, un’ancora militare possibilmente antica sul piedistallo. L’onere finanziario è stato supportato dall’Anmi (250 soci a Livorno tra ex marinai e aderenti) e da un nucleo di sponsor: fratelli Neri, gruppo D’Alesio, Propeller Club, gruppo Piloti del porto, Yacht Club Livorno, CNA, Porto 2000, Autorità portuale, Banco popolare, Wass Motofides, Fondazione Cassa di Risparmi Livorno, Lega Navale. Un artistico contributo promesso anche dallo scultore Omar Salvagno.
La vecchia statua di marmo che sarà al centro del monumento fu realizzata dallo scultore livornese Cesare Tarrini nel 1926 e rappresenta un giovane marinaio in divisa militare, a testa scoperta ma con il classico “solino”. Il progetto del monumento è stato già approvato dalla soprintendenza ai monumenti e comprende anche una illuminazione notturna scenografica, per rendere ancora più suggestivo quell’angolo della passeggiata a mare tra l’Accademia Navale e l’Ardenza. Con la statua del marinaio tornerà a palpitare davanti al bel mare di Livorno anche l’anima del giovane Vasco Lomi, il marinaio della Regia Marina che nel 1926 fu sepolto alla Cigna e la cui tomba è ormai scomparsa.
Significativo che nella cartella stampa consegnata ai giornalisti e alle autorità alla presentazione del monumento in Comune, troneggiava un richiamo dell’Anmi ai due “marò” del San Marco ancora trattenuti in India per la paradossale vicenda della sparatoria dalla nave italiana “Lexie”.
Per fortuna della nostra coscienza di marinai, qualcuno si ricorda ancora di loro.
A.F.

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Pubblicato il
18 Maggio 2013

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