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Rossi bacchetta Livorno

Enrico Rossi

FIRENZE – Il porto di Livorno teme la concorrenza di Piombino, che sta venendo su alla grande? E rimprovera la Regione Toscana che si è battuta con le unghie e i denti per far avere ai piombinesi 160 milioni di nuove infrastrutture? Durissima la replica di Enrico Rossi, presidente della Regione: “Livorno non si lamenti e prima di tutto cerchi di trovare più coesione al suo interno”. Tradotto, in un titolo della stampa locale. “I livornesi sono divisi in tutto”.
Si sa che Rossi non ha un carattere facile e spesso sbotta. In questo caso però sembra toccare argomenti convincenti. Sul caso del relitto Concordia, Rossi ricorda che la prima proposta della Regione per smantellarlo fu Livorno, nel grande bacino di carenaggio. “Ma Livorno non si è decisa” ha precisato Rossi – “così si è puntato tutto su Piombino”.
[hidepost]Che invece, come noto, ha messo tutte le forze insieme e ha ottenuto sia da Firenze che da Roma una paccata di soldi, e specialmente l’accelerazione del piano regolatore del porto, approvato in tempi record. Da ricordare, sempre secondo Rossi, che Livorno non è stata ancora capace di varare un nuovo piano regolatore del porto dopo cinquant’anni di discussioni. Ultima sferzata del presidente della Regione Toscana: “Livorno deve superare le troppe tensioni, divisioni interne e deve riunirsi come classe dirigente intorno a un progetto all’altezza della sfida”. La concorrenza di Piombino? “ I livornesi devono semmai guardarsi dalla concorrenza di La Spezia. Basti vedere i traffici delle crociere e dei containers”.
A margine del rimbrotto, un’apertura: “C’è una risoluzione del parlamento d’Europa – sottolinea Rossi – secondo cui entro il 2015 dovranno essere rottamate nei porti europei le mille navi che ogni anno finiscono nel Terzo Mondo. Gli scali che saranno pronti vedranno decollare i posti di lavoro e l’economia”. Come a dire: chi dorme non piglia pesci.

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Pubblicato il
5 Giugno 2013

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