Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Trieste adesso apre alle 14 mila teu

La seconda portainers sarà pronta ad ottobre – Il progetto da 90 milioni di euro all’esame dell’Autorità portuale per il più grande terminal dell’Adriatico

Pierluigi Maneschi

TRIESTE – E’ entrata in servizio al Molo VII del porto di Trieste, dopo il revamping ed i test operativi, la prima delle due nuove gru – le più grandi dell’Adriatico – destinate ad operare su navi che trasportano fino a 20 file di contenitori in larghezza e quindi con capacità di oltre 13/14.000 teu.
La seconda delle due strutture sarà operativa entro il mese di ottobre, consentendo al Molo VII – gestito da Trieste Marine Terminal, società del gruppo TO Delta – di servire questi “giganti dei mari“, anche grazie alla disponibilità dei fondali naturali da 18 metri che caratterizzano il Porto di Trieste. Con questa novità lo scalo del Friuli Venezia Giulia entra a far parte della ridottissima schiera di porti in grado di servire questa tipologia di navi.
[hidepost]Nelle scorse settimane, com’è noto, TMT ha presentato all’Autorità portuale un progetto con il quale intende potenziare il terminal e che richiederà un investimento complessivo di circa 90 milioni di euro. La prospettiva è quella di aumentare la capacità del terminal e di valorizzare le caratteristiche dei fondali con le nuove infrastrutture di servizio, allargando di 30 metri la banchina sul lato Nord e trasferendo alla base del Molo la formazione dei treni destinati per lo più al Centro ed Est Europa.
Entro due anni è prevista la messa in opera di ulteriori due gru, con capacità geometrica da 22 file di contenitori in larghezza, le quali, unite ai lavori di potenziamento della banchina e ad un ampliato layout del terminal, consentiranno allo stesso di movimentare fino ad un milione e 200mila teu su base annua.
Trieste Marine Terminal, uno dei principali protagonisti nello sviluppo del traffico container nel Nord Adriatico, fornisce una gamma completa di servizi di movimentazione, magazzinaggio e trasporto intermodale per i clienti del Nord Italia e del Centro-Est Europa. Proprio grazie al pescaggio naturale lungo banchina più profondo del Mediterraneo (18 metri), nel corso degli ultimi anni TMT ha rivoluzionato la gestione del terminal container di Trieste, investendo fortemente in risorse umane (sono più di 160 i dipendenti diretti) ed attrezzature, garantendo alle Compagnie di Navigazione l’operatività di banchina e ferrovia per 362 giorni l’anno, 24 ore su 24.
Per fondali, posizione geografica, vocazione storica, economica e culturale infatti – sottolinea una nota del terminal – Trieste è la porta più naturale ed economica per la penetrazione dei traffici verso l’Austria, la Germania del Sud, l’Ungheria, la Repubblica Ceca e la Slovacchia. Il terminal TMT, inoltre, si trova in uno dei Punti Franchi del Porto di Trieste, il che garantisce alla merce ed agli operatori condizioni speciali per le operazioni di sbarco/imbarco, sdoganamento, magazzinaggi e pagamento posticipato di Iva e dazi.

[/hidepost]

Pubblicato il
20 Luglio 2013

Potrebbe interessarti

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora