Molo Italia concessioni e colpe…
LIVORNO – Si trascinava ormai da anni, il pasticciaccio della concessione a filo banchina per la Scotto sul molo Italia: tanto da rappresentare uno dei non pochi assurdi di questo porto “dei pollai” che poi alla fine dei conti non avvantaggia tanto quelli più operativi quanto certe rendite di antica posizione.
[hidepost]E c’è voluto anche un ricorso al Tar di Firenze – mitigato poi dalla rinuncia alla richiesta della sospensiva in base alla promessa dell’Authority di risolvere la situazione – perché l’ultimo comitato portuale prima della chiusura estiva, quello di giovedì scorso, affrontasse il problema in via definitiva, con la proposta del presidente Gallanti e del segretario generale Provinciali di concederla, questa benedetta priorità di attracco alle navi della cellulosa e dei forestali di Scotto. Come del resto sembra si fosse espressa – sia pure con qualche robusto mal di pancia – la commissione consultiva nella mattinata. Mal di pancia più o meno espressi anche nel recente passato: perché come al solito la coperta è troppo corta e qualcuno rimane con i piedi fuori, nella fattispecie la Cilp che ha paura di vedersi soffiare da Scotto traffici suoi, la Porto 2000 che ha paura di non poter appoggiare al molo Italia le sue navi da crociera, Bonsignori che da anni chiede e non ottiene… Insomma, tanti pretendenti per l’unica banchina agibile di un molo Italia che è stato completato da anni ma che solo oggi si va finalmente (e molto lentamente) a dragare nelle altre due banchine. E la colpa? Ovvio: morì fanciulla…
A.F.
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