Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Da Genova frutta italiana per gli Usa

LIVORNO – Adesso c’è anche chi si morde le mani dalla rabbia: perché con un terminal della frutta tra i più moderni – e purtroppo quasi deserti – e con una storica tradizione per il vettore israeliano Zim lasciato poi andarsene sbattendo la porta, sta facendo molto male ai livornesi leggere che la frutta italiana parte per gli Usa da Genova e proprio sulle navi della Zim.
[hidepost]La notizia, rilanciata da Ship2Shore con un dettagliato servizio da New York, parte dal fatto che gli Usa hanno finalmente abbattuto il protezionismo contro l’import di frutta (pere e mele) dall’Italia; aprendo un potenziale mercato – dicono gli operatori agricoli nazionali – di 12 milioni di euro per le mele e di 7 milioni di euro per le pere. Per il momento il prodotto che è partito per gli Usa viene dall’Emilia Romagna e dal Trentino, ma il canale potrebbe essere aperto anche per altre tipologie di frutta. E la scelta del vettore Zim è stata preferita perché – ha detto a Ship2Shore il direttore commerciale di Zim Gabriele Paroli – “il nostro servizio ZCA ha il transit time più veloce, solo 10 giorni tra Genova e New York”.
La prima partita di frutta, in contenitori a temperatura controllata, ha confermato che il sistema funziona: ed ha aperto la strada a quel business in cui i produttori italiani sperano molto, visto anche il calo dei consumi interni per la corsa. Per il porto di Genova è un’altra apertura importante e per Zim un successo commerciale che potrebbe anche configurare un traffico di ritorno, perché gli Usa sono tra i più importanti produttori di frutta del mondo e il loro export di settore è in crescita.
E Livorno, e il suo terminal della Cilp? A quanto pare, si leccano le ferite. Salvo qualche coniglio dal cilindro, che al momento però non s’intravede. Peccato.
A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
26 Ottobre 2013

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio