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Piattaforme tecnologiche ICT per l’intermodalità del trasporto

Come funzionano i sistemi a supporto di MoS24 e di ITS Adriatic – Il tema del coordinamento in tempo reale – I contributi delle dogane

ROMA – Nella cornice della suggestiva Biblioteca Angelica, si è svolto il workshop: “Il ruolo dell’ICT per lo sviluppo del trasporto marittimo nel Mediterraneo – I risultati dei progetti “MoS24” e “ITS Adriatic Multiport Gateway”, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle Autorità Portuali coinvolte nella realizzazione dei due progetti, delle Agenzia delle Dogane e del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Moderatore dei lavori il professor Tommaso Affinita, amministratore delagato di RAM S.p.A., il quale ha sottolineato l’importanza di sviluppare infrastrutture immateriali nell’ottica della realizzazione di un efficiente sistema di trasporto che faccia dell’intermodalità il suo paradigma.
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I partecipanti hanno puntualmente descritto il funzionamento delle piattaforme tecnologiche di supporto a MoS24 e ITS Adriatic Multiport Gateway, che consentono di armonizzare e semplificare le procedure portuali, nonché lo scambio di dati tra le Autorità coinvolte. I risultati positivi finora raccolti, in termini di riduzione dei costi e dei tempi delle operazioni portuali, evidenziano da un lato l’urgenza di proseguire con questo tipo di approccio, volto a sviluppare un immaterial axis quale necessario completamento degli interventi infrastrutturali, dall’altro la necessità di aumentare il livello di integrazione degli operatori coinvolti, elemento determinante per il successo di queste iniziative. Contestualmente a ciò, sarà poi anche necessario affrontare il problema della Governance, e quindi del rafforzamento del ruolo istituzionale e delle relazioni tra i partners pubblici e privati.
Le risultanze del Progetto MoS 24, il cui coordinamento è affidato al Porto di Genova, in qualità di Capofila, sono state illustrate dalla dottoressa Federica Moglia. Obiettivo del Progetto è la creazione di una piattaforma digitale, in aggiunta alle piattaforme esistenti, che consenta il coordinamento e la interconnessione dei sistemi ICT operanti sul Corridoio 24, rendendoli fruibili per la creazione di una rete estesa di servizi intermodali. A questo scopo, MoS 24 Demo Platform, realizzata da Selex – gruppo Finmeccanica (Partner di Progetto), consente di effettuare il Planning and Booking di un servizio di trasporto intermodale attraverso operatori internazionali, così come il Tracking and Tracing del carico, promuovendo contestualmente il dialogo e lo scambio di informazioni con gli altri snodi logistici del Corridoio ed i rispettivi sistemi ICT, che interagirà con la piattaforma UIRNET (Partner di Progetto). Nell’ambito del Progetto MoS 24 sono stati altresì realizzati alcuni esperimenti preliminari per lo scambio di dati con la Korean Single Window, sebbene l’implementazione finale di questa iniziativa dipenda dai risultati del progetto MIELE, promosso dal MIT.
Significativi progressi si registrano anche sul piano della Single Window doganale: la dottoressa Teresa Alvaro ha illustrato le strategie attuate dall’Agenzia per affrontare la sfida della nuova globalizzazione, che vede le catene produttive svilupparsi attraverso più paesi, una realtà che necessita di interventi volti a semplificare il ciclo import/export. Le principali innovazioni su questo fronte sono rappresentate dalla completa digitalizzazione dei regimi doganali e dalla significativa riduzione dei tempi dello sdoganamento che, in base ad un rilevamento di dicembre 2012, risultano oscillare per il 95,81% delle merci tra i 12 secondi ed i 5 minuti. Questo risultato è stato possibile grazie all’attuazione del programma “Single Window”, una piattaforma di interoperabilità che consente di coordinare gli adempimenti e i controlli connessi allo sdoganamento, da parte delle 18 amministrazioni coinvolte, e che è in grado di dialogare con la SafeSeaNet, prevista dalla Direttiva 2010/65/UE, come luogo immateriale in cui le informazioni sono messe a disposizione delle varie autorità competenti e degli Stati Membri.
Per quanto riguarda il versante Adriatico, il Progetto ITS Adriatic Multiport Gateway, nella prospettiva di un bilanciamento dello squilibrio tra i porti del Nord e Sud Europa, ha inteso elaborare uno studio sui futuri traffici container che interessano i porti facenti parte del Napa ed un’azione pilota incentrata sulla realizzazione di soluzioni ICT che consentano uno scambio di informazioni efficiente tra i porti stessi e gli operatori di trasporto intermodale. Tutto ciò risulta ancora più interessante ed attuale nel contesto del corridoio Adriatico-Baltico, la cui importanza nell’attrarre flussi di traffico provenienti dall’est, dalla Russia e dal mar nero in particolare, è stata evidenziata più volte nel corso del seminario dallo stesso architetto Roberto Ferrazza (dirigente DG per lo sviluppo del territorio, la programmazione ed i progetti internazionali, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), in quanto è il più orientale tra tutti i corridoi verticali (nord-sud) dell’UE. Lo stato di avanzamento del progetto è stato rappresentato dal capitano Antonio Revedin, dell’Autorità Portuale di Venezia, capofila di progetto, dal dottor Alberto Squarzina, in rappresentanza del porto di Ravenna e dal dottor Ivano Di Santo per il porto di Trieste.

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Pubblicato il
9 Novembre 2013

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