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Barriera antirumore sul lungomare spezzino

Presentato il progetto per viale San Bartolomeo fino al Canaletto

LA SPEZIA – La riqualificazione funzionale architettonica dell’interfaccia porto-città prosegue con gli interventi di protezione antifonica lungo viale San Bartolomeo che sarà realizzato dall’AP.
[hidepost]L’architetto Sergio Beccarelli, in rappresentanza dello studio Policreo di Parma, ha presentato alla stampa il progetto assieme al presidente dell’Ap della Spezia, Lorenzo Forcieri, al vicesindaco Cristiano Ruggia, all’assessore comunale alla Sostenibilità Ambientale Davide Natale, all’ingegner Franco Pomo, dirigente dell’area tecnica dell’Ente di via del Molo, committente del disegno dell’intervento che doterà buona parte della zona del levante cittadino di una barriera antifonica tecnologicamente avanzata e assai fruibile da parte dei cittadini.
Il costo del progetto è stato sostenuto per metà dall’AP e per il restante da LSCT. La barriera, che sarà lunga complessivamente 1.400 metri, andrà da via San Cipriano a via Giulio della Torre e riprenderà in prossimità degli uffici direzionali di LSCT per arrivare alla zona del Canaletto. L’opera, il cui costo ammonta a 4 milioni e 350 mila euro, verrà interamente realizzata con risorse proprie dell’Autorità Portuale.
Gli specifici interventi sono finalizzati alla protezione acustica dell’ambiente urbano locale, al fine di mitigare il quadro delle emissioni sonore derivanti dal traffico ferroviario e stradale, generato dalla mobilità operativa specifica del porto e della viabilità cittadina. Differenti sono le tipologie di sorgenti acustiche, attive sia internamente che esternamente all’area del porto. L’intervento non trascura l’aspetto estetico: la barriera antifonica, differenziata in tre tipologie, è composta da pannelli fonoassorbenti e fonoisolanti e da un rivestimento lato città formato da elementi triangolari in lamiera, retroilluminata con microled di forte suggestione. In corrispondenza di alberi o pali, la struttura si arricchisce di profili scatolari ed elementi in vetro stratificato. Nella parte inferiore sono previsti pannelli attrezzati per verde verticale completi di impianto di irrigazione.
Forcieri: “Con quest’opera, che contiamo di realizzare dopo che sarà completato il necessario iter autorizzativo, e che si aggiunge alla darsena di Pagliari, al ponte Revel, alla pista ciclopedonale e alla passerella su viale San Bartolomeo, prosegue l’impegno dell’Autorità Portuale al fine di migliorare il rapporto città-porto anche attraverso la mitigazione degli impatti connessi all’operatività dello scalo. Speriamo di poter procedere ora ai riempimenti previsti dal PRP, attraverso i quali sarà possibile in parte eliminare, in parte spostare verso mare, il fascio dei binari per liberare lo spazio necessario alla completa realizzazione di un’ampia fascia di rispetto”.
Ruggia e Natale: “E’ un atto concreto di miglioramento ambientale, volto in particolare alla mitigazione dell’impatto acustico che rappresenta uno dei principali problemi della zona. La sinergia tra istituzioni permette di assicurare interventi che portano un vero miglioramento della qualità della vita. Un aspetto non secondario è rappresentato dall’incremento del verde e dalla valenza architettonica del progetto”.
Beccarelli: “La caratterizzazione acustica dello stato di fatto è stata sviluppata mediante l’esecuzione di diversi rilievi fonometrici di lunga e breve durata. Per la simulazione del rumore è stato utilizzato un modello previsionale che tiene in considerazione le caratteristiche geometriche e morfologiche del territorio e dell’edificato, la tipologia delle superfici e della pavimentazione stradale, i parametri caratteristici delle sorgenti sonore ed i relativi livelli di rumore indotti, la presenza di schermi naturali e antropici alla propagazione del rumore”.
Per arrivare alla definizione del progetto sono stati coinvolti i tecnici dell’Autorità Portuale della Spezia, Comune della Spezia e ARPAL.
Gli interventi integrati sono afferenti a due ambiti progettuali distinti: uno prevede la protezione antifonica e riqualificazione funzionale, architettonica e paesaggistica lungo l’attuale recinzione che delimita l’area del porto lungo viale San Bartolomeo. L’intervento si suddivide in tre differenti tratti di altezza media pari a 4,50 m., la stessa altezza della recinzione portuale (la barriera raggiunge invece i 6 metri nella zona prospicente l’Istituto “Cappellini-Sauro”). Prevista anche la protezione antifonica afferente al trasporto dei container con autocarri gommati da e per l’area del porto, con particolare riferimento all’ottimizzazione acustica del tratto finale del tunnel e della rampa di risalita.

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Pubblicato il
29 Gennaio 2014

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