Dalla Capitaneria di Livorno il regolamento per l’OLT
Stabilite anche le condizioni meteo limite per l’attività e le normative sulla sicurezza – Prospettive di ulteriori funzioni come hub per il gas alle navi e ai porti
LIVORNO – La Capitaneria di porto ha emesso l’ordinanza n. 6 del 2014 che regolamenta nei dettagli le attività del rigassificatore OLT al largo della costa livornese.
Si tratta di un lungo documento, firmato dal caporeparto tecnico-amministrativo della Capitaneria, capitano di vascello (Cp) Umberto Marsili, con il quale si dettagliano non solo le regole di attracco delle navi gasiere, di scarico del prodotto e di eventuale permanenza nelle acque limitrofe in attesa delle operazioni, ma anche le condizioni meteo-marine limite per poter effettuare le varie operazioni.
[hidepost]Definite anche le aree di interdizione alla navigazione intorno al rigassificatore, di divieto di ancoraggio lungo la pipe-line che collega sul fondo del mare il rigassificatore alla costa, le apparecchiature e i sistemi di sicurezza obbligatori per la piattaforma, i vari transfert della navetta per gli equipaggi, i compiti del “Guardian”, ovvero della nave di vigilanza permanente intorno alla piattaforma stessa.
Come noto, l’intero progetto OLT, che si è concretato sulla piattaforma FSRU Toscana (matricola navale LI 10153) ha richiesto un investimento totale che ha sfiorato i 900 milioni di euro ed è risultato quasi doppio della cifra iniziale. Anche i tempi di realizzazione si sono enormemente dilatati ed hanno richiesto quasi 10 anni tra pratiche burocratiche, autorizzazioni, verifiche e conversione della nave “Golar Frost” in piattaforma stabile.
Ad oggi la piattaforma ha completato tutti i collaudi, ha “operato” una mezza dozzina di navi tra prove e primi carichi, ed ha una potenzialità di rigassificazione di 3,75 miliardi di metri cubi all’anno con una capacità giornaliera media di 11 milioni di metri cubi e una capacità di stoccaggio di 137.500 metri cubi di gas liquefatto.
Anche in relazione alla crisi dei consumi industriali del gas GNL, ed al crescente interesse invece per lo stesso gas come carburante per i motori navali e dei mezzi portuali, sarebbe in corso uno studio della società OLT per utilizzare il rigassificatore anche come futuro “hub” per la distribuzione del gas liquido attraverso gasiere-feeder nei porti del range tirrenico o addirittura del Mediterraneo centrale. Notizie ufficiose circolano sul tema, anche se la società al momento non le ha ufficializzate.
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