Piano strutturale in CCIAA Livorno
LIVORNO – La Giunta della Camera di Commercio “a lezione” per capire dal vivo cosa si muove in città e quali sono le proposte che disegneranno la Livorno di domani.
[hidepost]E’ stato il vicesindaco in persona, insieme ad alcuni collaboratori, a recarsi in Camera di Commercio per spiegare alla giunta, ai dirigenti e ai funzionari camerali la variante al piano strutturale della Città. Tale strumento, che si appresta ad essere approvato dal Consiglio comunale, è in stretta relazione con il piano regolatore generale del porto di Livorno e delle aree ad esso connesse ed inerenti.
Presente, anch’egli in veste di “docente”, Claudio Vanni dirigente dell’Autorità Portuale di Livorno.
L’argomento ha ovviamente suscitato l’interesse degli amministratori camerali, chiamati per il prossimo quinquennio a programmare azioni dirette a sostenere e rivitalizzare l’economia locale e a individuare vie di uscita dalla crisi per il mondo delle imprese che essi rappresentano. Lo ha sottolineato in apertura il presidente CCIAA Sergio Costalli, ringraziando tutti gli intervenuti ed i relatori. “E’ importante questa collaborazione sempre più stretta tra la Camera di Commercio e le istituzioni locali – ha detto – perché ciascun soggetto è chiamato a dare il suo specifico contributo con lo scopo di andare ben oltre la quotidianità”. “Non necessariamente dovremo convergere – ha aggiunto il presidente – ma è comunque necessario mantenere stretti e continui rapporti con tutti i livelli di rappresentatività. La Camera di Commercio non ha la rappresentanza generale della cittadinanza ma ha quella delle imprese e vuole esercitarla fino in fondo.”
Bruno Picchi ha salutato Sergio Costalli mettendosi a disposizione per riassumere una lunga vicenda politico amministrativa che ha recentemente consentito all’Autorità Portuale di Livorno di approvare il Piano regolatore Portuale. Era necessario infatti, ha ricordato, che il piano strutturale ed il regolamento urbanistico venissero adeguati per supportare le modifiche al porto di Livorno. Il vicesindaco non ha mancato di evidenziare la lentezza insita nel procedimento burocratico e nell’iter autorizzativo, iniziato nel 2009 e che ha richiesto il rilascio di ben 17 pareri e più di 80 firme, a differenza di quanto avviene nel resto dell’Europa.
Molte le questioni affrontate, che toccano i gangli vitali dell’economia della città: dall’area della Bellana alla vasca di colmata, dalle crociere alla vicinanza con le attività produttive. Gli obiettivi della Variante – ha spiegato Picchi – riguardano l’ampliamento dell’area portuale, il potenziamento delle infrastrutture tra area portuale e territorio circostante, la riprogettazione di aree di contatto tra porto e città.
E’ stato quindi Claudio Vanni ad addentrarsi nelle novità del Piano regolatore portuale, con la proiezione di diapositive.
E’ seguito un dibattito tra gli amministratori della Camera di Commercio e gli esperti.
A conclusione dell’incontro il vicesindaco Picchi si è augurato che in fase di attuazione del Piano regolatore portuale e della sua presentazione ai vari soggetti interessati, anche in funzione della reperibilità dei finanziamenti, la CCIAA possa avere un ruolo aggregante tra le istituzioni e le imprese negli interessi della città e dell’intera comunità economica livornese.
Il progetto del “nuovo porto” – aggiunge il presidente Costalli – ha bisogno della coesione di tutte le forze istituzionali, politiche ed economiche cittadine per lavorare insieme con una larga unità di intenti.
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