Da Göteborg: solo crociere in Mediterraneo?
GÖTEBORG – Non si può certo dire che manchino le occasioni di confronto tra le istituzioni marittimo-portuali dell’Europa: e una delle tante è stata l’11ª edizione di Espo Conference, punto d’incontro delle rappresentanze dei porti europei, che si è svolta a metà della scorsa settimana all’hotel Clarion di Göteborg.
[hidepost]Per l’Italia in rappresentanza di Assoporti è intervenuto il presidente dell’Authority di Livorno Giuliano Gallanti, accompagnato dal segretario generale Massimo Provinciali e dal funzionario apicale Matteo Paroli.
Tema della conferenza il “Level Playing Field”, ovvero i livelli di competizione tra gli scali con l’obiettivo – non si sa bene fino a che punto platonico, o se preferiamo falsamente ingenuo – di mantenere la concorrenza in termini di leale correttezza. Sottotema altrettanto significativo: come la politica, sia quella europea che quella dei singoli stati, può e deve rispondere alle esigenze del mondo portuale.
Piccolo ma importante dettaglio, è stato presentato anche un documento-memorandum sulle esigenze della portualità per le ormai imminenti elezioni europee: con qualche perplessità, condivisa da molti degli intervenuti, sul ritardo del documento stesso visto che le elezioni saranno tra pochi giorni.
Qualche considerazione polemica l’ha presentata anche Giuliano Gallanti a nome di Assoporti, in particolare sul gigantismo navale e sulle sue conseguenze. “Sono rimasto sorpreso – ha detto Gallanti ai duecentocinquanta delegati e ai membri della commissione Ue per i trasporti marittimi – che nella sessione dedicata all’impatto delle Star Alliances nessuno abbia approfondito il punto di vista dei porti europei. Buona parte degli scali d’Europa non può accogliere fisicamente gli ultimi giganti del mare: e se continuiamo a ignorare il problema il fenomeno consegnerà alla storia non vincitori e vinti ma morti e sopravvissuti. Il Mediterraneo da parte sua rischia di trasformarsi in un lago su cui alla fine transiteranno quasi soltanto le navi da crociera”.
E il richiamo di Gallanti è anche, indirettamente, ad Assoporti ed al governo italiano: che sembra – quest’ultimo – impegnato più nella competizione elettorale alla ricerca di consensi che non sulle reali problematiche dell’economia. In giorni in cui si conferma che il PIL torna a calare e che la crisi è tutt’altro che superata malgrado il dinamismo delle società di navigazione, non ci sono certo segnali incoraggianti. Si attende, dicono gli ottimisti (ma anche i sarcastici) il miracolo Lupi…
Antonio Fulvi
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