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Il ruolo delle crociere nell’economia europea

Quasi 40 milioni di euro nel 2013 con 6 milioni di passeggeri – Più investimenti anche nella cantieristica

Pierfrancesco Vago

BRUXELLES – L’industria delle crociere continua a giocare un ruolo di primo piano sull’economia europea. Anche nel 2013, infatti, il comparto ha confermato il forte trend di crescita degli scorsi anni, come mostrato dai dati presentati da Cruise Lines International Association Europe (CLIA Europe), associazione che rappresenta le principali compagnie da crociera a livello internazionale.
Secondo i dati CLIA, nel 2013 il contributo totale del comparto crocieristico all’economia europea ha raggiunto i 39,4 miliardi di euro, cifra che rappresenta il livello massimo mai raggiunto, con una crescita di circa il 4% rispetto ai 37,9 miliardi del 2012. Il contributo diretto generato dall’industria nel 2013 si è attestato intorno 16,2 miliardi di Euro, in crescita quindi rispetto ai 15,5 dell’anno precedente. In termini di impatto occupazionale, nel 2013 il comparto ha garantito lavoro a 339.417 persone, per 10,5 miliardi di Euro di retribuzioni complessive (4% rispetto al 2012).
[hidepost]Tre i fattori che rappresentano in maniera più significativa la continua crescita anno su anno del comparto crocieristico: l’incremento dei passeggeri di nazionalità europea, l’aumento dei passeggeri imbarcati da un porto europeo e la continua leadership dei cantieri europei nel business mondiale della cantieristica.
Secondo le evidenze emerse dal Report 2014 di CLIA Europe sull’impatto economico, nel 2013 sono stati circa 6,4 milioni i cittadini residenti in Europa che hanno prenotato una vacanza in crociera, un numero in crescita del 3,6% sul 2012. Il numero dei turisti europei corrisponde al 30% dei passeggeri globali.
Il vecchio continente rappresenta inoltre la principale destinazione per i crocieristi di tutto il mondo: nel 2013 sono stati 6 milioni i passeggeri – di cui 5 milioni di nazionalità europea e 1 milione proveniente da altri paesi – imbarcatisi da un porto Europeo, dato che vede un incremento del 5,2% sull’anno precedente.
La cantieristica europea, che realizza gran parte delle navi simbolo del settore crociere, ha registrato nel 2013 un incremento di fatturato del 4,7%. Le compagnie hanno inoltre investito oltre 4 miliardi di Euro nella costruzione di nuove navi e in attività di refurbishment.
Dopo un periodo di contrazione registrato negli anni 2009-2011, tale incremento rappresenta un’importante conferma della crescita della cantieristica, già riscontrata lo scorso anno. Attualmente i cantieri europei stanno lavorando alla costruzione di 24 nuove navi, la cui realizzazione sarà ultimata nel 2017, per un valore di 12,1 miliardi di Euro.
Pierfrancesco Vago, presidente di CLIA Europe, ha commentato: “Gli eccellenti risultati ottenuti quest’anno confermano la centralità dell’Europa nel business crocieristico globale. Il comparto continua a generare benefici economici importanti per il continente, anche in questo decisivo momento di ripartenza per l’economia. Il nostro settore risponde infatti all’elevato bisogno di occupazione in Europa, e produce nuovo business e nuove entrate”.
Il segretario generale di CLIA Europe, Robert Ashdown, ha commentato: “Nonostante la difficile situazione economica del 2013, oltre 6 milioni di cittadini europei hanno viaggiato in crociera lo scorso anno, una cifra doppia rispetto a solo dieci anni fa. Le crociere contribuiscono in maniera sostanziale al settore del turismo in Europa, con circa un milione di cittadini extra-UE imbarcatisi da un porto europeo nel 2013. Il comparto continua inoltre ad assicurare all’Europa la leadership nella cantieristica, con 24 nuove navi previste in consegna nel 2017”.
L’Italia ricopre anche nel 2013 un ruolo di fondamentale rilievo nel contesto europeo.

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Pubblicato il
21 Giugno 2014

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