Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Sulla Riforma Assoporti “strategica”

Pasqualino Monti

ROMA – I porti italiani secondo Assoporti possono essere davvero al momento di una svolta. L’approvazione da parte del governo di una normativa di base sui grandi temi della logistica “fornisce per la prima volta le fondamenta su cui costruire un serio processo di riforma che abbia come obiettivo immediato il recupero rapido di livelli di efficienza”. L’obiettivo è di arrivare a una vera riforma” attraverso un piano della logistica e dei porti che dovrà essere pronto in tre mesi; e attraverso la selezione dei progetti strategici per il sistema paese entro due mesi”.
Per Assoporti che in questi mesi – ha sottolineato in una dichiarazione il suo presidente Pasqualino Monti – “faticosamente ma con costanza, ha collaborato con il governo e il Parlamento alla definizione del processo di riforma, basata sulla sburocratizzazione, su una nuova governance e su una maggiore autonomia finanziaria dei porti, questo momento è doppiamente importante: da un lato vengono accolte le tesi di Assoporti volte prima di tutte al miglioramento qualitativo dei servizi offerti dai porti italiani e a rispondere a una domanda del mercato che ogni giorno di più si fa selettiva.
[hidepost]Dall’altro (e questo è motivo di grande soddisfazione anche personale) il governo ha deciso di affidare alla presidenza di Assoporti il ruolo di partner privilegiato per definire i contenuti della riforma e renderla applicabile nei tempi più stretti possibile”.
La soddisfazione del presidente Pasqualino Monti è stata espressa a commento sia della pubblicazione del decreto contenente le indicazioni di base per la riforma del settore, sia della decisione del governo di avviare proprio con Assoporti la consultazione decisiva per la messa a punto delle norme.
“Siamo molto felici che siano contenuti nel provvedimento legislativo – ha concluso Monti – quegli indirizzi che Assoporti aveva indicato come prioritari, perché ciò consentirà di passare rapidamente alla fase attuativa. Per la prima volta, con il piano nazionale dei porti, si creano i presupposti per una reale politica di settore che stabilisca anche le priorità infrastrutturali e decreti la nascita di un sistema logistico strategico per il paese”.

[/hidepost]

Pubblicato il
17 Settembre 2014

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio