Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Sintermar Spa, il 50% ai Neri

L’altro 50% del terminal multipurpose livornese a metà tra Fremura e Grimaldi

Piero Neri

LIVORNO – Si è concluso il passaggio delle quote azionarie della Spa terminal Sintermar dal gruppo D’Alesio – che già da tempo aveva annunciato di volersi ritirare dal settore che non fa parte del suo core business armatoriale – agli altri due gruppi dello storico accordo a tre: Fremura e Neri. Entrambi hanno opzionato la propria quota come da patto sociale per cui il gruppo Neri ha raggiunto il 50% mentre il restante 50% della proprietà è in carico al gruppo Fremura e al gruppo Grimaldi Napoli, ciascuno con il proprio 25%. Alla presidenza del consiglio di amministrazione di Sintermar siede il dottor Corrado Neri, figlio dell’AD del gruppo Neri dottor Piero.
Con il nuovo assetto, il terminal Sintermar mantiene l’attuale vocazione polifunzionale, anche se in realtà il suo principale cliente oggi è l’armamento Grimaldi con le Autostrade del mare e con le navi-garage. Un cliente che ha più volte confermato, dopo il recente ingresso nella società, di voler ulteriormente sviluppare i propri traffici su Livorno.
[hidepost]Il terminal Sintermar è il più grande tra quelli privati, totalmente realizzato e attrezzato dalla storica alleanza tra i tre gruppi D’Alesio-Fremura-Neri che vi hanno operato a lungo con i contenitori – massima capacità indicata, 200 mila teu – fino a quando l’aumento dimensionale delle navi specializzate e i problemi di pescaggio hanno spostato buona parte di questi traffici in Darsena Toscana. L’esperienza di Wintermar per lo sbarco di auto nuove ha consentito di specializzarsi anche su questo settore, nel quale Sintermar ha poi proseguito in autonomia. Negli anni il terminal ha affinato le proprie strutture ed ha ammodernato il modello gestionale: che con il nuovo assetto societario probabilmente è destinato a ulteriori innovazioni. Il terminal dispone di 565 metri lineari di banchina perfettamente attrezzata, con gru gommate e carrelli elevatori dell’ultima generazione.

[/hidepost]

Pubblicato il
27 Settembre 2014

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio