La Regione Toscana pronta a finanziare almeno un terzo della piattaforma Europa
L’impegno del presidente Rossi già comunicato all’Authority – L’intervento potrebbe dare il via alla prima tranche dell’opera che “vale” 640 milioni – Le ipotesi sulla copertura totale

Enrico Rossi
FIRENZE – La Regione Toscana, con il suo presidente Enrico Rossi s’impegnerà ufficialmente sulla piattaforma Europa del porto di Livorno; pronta non solo ad accelerarne l’iter di definitiva approvazione prima della scadenza dell’attuale consiglio regionale: ma anche pronta a intervenire finanziariamente.
L’ha detto lo stesso presidente Rossi in un incontro – al momento informale – con i vertici dell’Authority portuale livornese. E secondo gli uffici, la volontà di intervenire finanziariamente sarebbe stata anche quantificata: almeno il 30% della prima tranche dei lavori, tranche che viene calcolata in 640 milioni di euro comprese le opere foranee. Da parte sua l’Authority è pronta a coprire almeno un altro 30% dell’opera con un mutuo. Rimarrebbe a carico dello Stato (o di un gruppo terminalista privato, in alternativa) il restante, non certo una cifra irraggiungibile.
[hidepost]La Regione, ha detto Rossi, è in grado di mettere sul piatto le risorse necessarie. E lo dimostrerà mettendo l’intervento a bilancio nella prossima legge finanziaria regionale, che dovrà essere approvata prima della scadenza del mandato.
Sempre secondo le notizie da Firenze, il presidente Rossi intende cavalcare la piattaforma Europa come uno dei successi del suo mandato, dopo l’amara vicenda della Costa Concordia e i “tradimenti” subiti sulla vicenda dell’autostrada E-1 tra Cecina e Civitavecchia. Sembra anche deciso, Rossi, a presentare ufficialmente il piano regolatore del porto e l’annessa Piattaforma Europa non appena sarà completato l’iter burocratico delle approvazioni: che passa, come noto, attraverso le … forche caudine del Comune “penta-stellato” di Livorno, sulla cui volontà politica di accelerare o meno l’iter nessuno può ancora pronunciarsi.
* * *
L’impegno della Regione è arrivato anche per evitare, sul piano della legittimità istituzionale, le suddette “forche caudine”. La legge regionale sull’urbanistica, approvata di recente e pubblicata mercoledì scorso sull’albo ufficiale della Regione Toscana, concede 60 giorni al Comune per dare l’ok al piano regolatore del porto, dopo di che scatta la diffida e il Comune deve procedere altrimenti, dopo altri 90 giorni, il piano viene approvato dalla Regione stessa manu militari. Una procedura estrema, che la stessa Autorità portuale spera non sia necessaria, e che ovviamente ha provocato una risposta (giornalistica) tra il risentito e l’ironico del sindaco Nogarin. Il quale però ad oggi non ha ancora detto ufficialmente qual’è la posizione del Comune sul piano regolatore del porto. Che gli verrà formalmente inviato tra due giorni, lunedì prossimo dall’Authority, insieme alla valutazione ambientale, con la richiesta di un incontro per accelerare la variante di piano sul waterfront. Siamo dunque al momento del confronto: che tutti si augurino non diventi scontro.
[/hidepost]