Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Napoli: confermato Squillante

NAPOLI – L’incarico di segretario generale facenti funzioni dell’Autorità portuale partenopeo è stato conferito a Emilio Squillante: resterà in carica sino ad un mese dalla scadenza dell’attuale commissario, Francesco Karrer.
[hidepost]Questo, come è stato sottolineato nel corso della riunione, per consentire al presidente che sarà scelto di insediarsi e di determinare il nome da sottoporre al Comitato Portuale per la nomina.
In apertura della seduta del comitato portuale, prima di passare ad esaminare la questione “dragaggio”, il commissario ha informato i componenti il Comitato circa i tempi per l’avvio di una serie di opere, oltre quelle già messe a gara, previste nel “Grande Progetto” (in particolare quella relativa alla ristrutturazione dell’edificio Immacolatella Vecchia, del rilevamento degli ordigni bellici e del recupero dei reperti archeologici presenti sui fondali del porto) e del “piano d’azione” di cui si è avuto notizia nell’ambito della riunione preparatoria alla visita della Commissione Europea in ordine ai Grandi Progetti per assicurare l’utilizzo dei fondi europei.
“E’ interesse del Governo – ha detto Francesco Karrer – sottoporre al neo commissario europeo per le Politiche Comunitarie la richiesta di trasferire sulla programmazione 2015-2020 i fondi europei già disponbili in considerazione della complessità delle opere e dei tempi per completarle”.
Il Comitato Portuale è passato quindi ad affrontare la questione del dragaggio e delle procedure richieste per realizzarlo. La relazione tenuta dal dirigente dell’Area Tecnica ha evidenziato le difficoltà e le complessità normative culminate con le prescrizioni fissate nell’ultima approvazione del progetto “dragaggio” (ottobre 2014) per l’escavo dei fondali di circa 1 milione e 100 mila m3, funzionali al riempimento della cassa di colmata del Terminal di Levante.
“Nell’ipotesi che il progetto esecutivo – ha precisato Pasquale Cascone – venga redatto subito dopo l’esito delle indagini ambientali, la cui esecuzione richiede un tempo minore rispetto alla prova di permeabilità su tufo e all’esito anch’esso positivo di questa ulteriore prova, si potrà bandire la gara (presumibilmente luglio 2015) che permetterebbe l’inizio del dragaggio nel mese di novembre. Ciò ci consentirebbe per la fine dell’anno di dragare gli ormeggi delle banchine orientali del porto”.
Sulla relazione si è aperta un’ampia discussione che ha fatto emergere la volontà di tutti di alzare il livello di attenzione politica sul porto di Napoli.
“Se è vero – ha osservato il presidente della Camera di Commercio – che il porto è la più importante impresa di Napoli, non possiamo attendere tempi così lunghi per il dragaggio. Dobbiamo coinvolgere i nostri parlamentari“.
“Dobbiamo – ha ribadito il vice-presidente del Comitato, ammiraglio Antonio Basile – chiedere il giusto sostegno politico verso una realtà che assicura lavoro a 6 mila persone e che ha potenzialità di sviluppo ancora superiori”.
Sulla stessa linea di intervento si sono riconosciuti il presidente dell’Unione degli Industriali, Ambrogio Prezioso e il presidente dell’Assoagenti, Antonio Mastellone.
Il Commissario Francesco Karrer, facendosi interprete della volontà del Comitato, ha dichiarato che porterà in sede di ministero delle Infrastrutture quanto emerso nella seduta odierna e preparerà, in collaborazione con Camera di Commercio e Unione degli Industriali, un seminario sulle prospettive e criticità del porto, in particolare sulla necessità di accelerare le procedure amministrative per il dragaggio cui invitare parlamentari e lo stesso ministro Maurizio Lupi.

[/hidepost]

Pubblicato il
11 Febbraio 2015

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora