Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Toremar soluzione vicina?

Stelio Montomoli

FIRENZE – Potrebbe essere prossima alla soluzione la complessa vicenda della Toremar seguita alla clamorosa sentenza di metà gennaio del Consiglio di Stato, con cui il gruppo Moby si è visto annullare la vittoria nella gara della Regione Toscana a favore della Toscana di Navigazione. Gli uffici della Regione, che stanno verificando – come da sentenza – la congruità dei “requisiti soggettivi” della società Toscana di Navigazione per subentrare in Toremar stanno per concludere i lavori. E il presidente della Toremar, il piombinese Stelio Montomoli, si dichiara sereno. “Riteniamo che la Regione Toscana abbia potuto valutare con totale imparzialità i requisiti soggettivi ed oggettivi sia nostri che del gruppo concorrente – dice Montomoli – e siamo certi che il nostro lavoro di rinnovamento della flotta, di miglioramento del servizio e di forti investimenti sarà giustamente valutato”. Da parte sua la Toscana di Navigazione ha recentemente adeguato il proprio capitale alla nuova realtà, con una consistenza più congrua e qualche cambiamento nella compagine societaria.
[hidepost]Nessuna anticipazione, ovviamente, sulle conclusioni che lo stesso Consiglio di Stato ha affidato alla Regione, chiedendole di valutare i requisiti di Toscana di Navigazione prima di dare esecuzione alla sentenza. Ma in Toremar sembra prevalere la fiducia in una soluzione ad essa positiva.
Su un punto la stessa Regione Toscana è stata lapidaria fin dal giorno dopo della sentenza del Consiglio di Stato: “La decisione non potrà in alcun modo incidere – ha subito dichiarato l’assessore ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli – sulla continuità del rapporto tra Toremar e Regione in relazione al servizio”. Tradotto: comunque finisca la complicata vicenda, il servizio non dovrà subirne conseguenze e il trasporto di passeggeri e mezzi rotabili per le isole dovrà essere garantito al meglio. In gioco c’è il collegamento con l’Elba, che peraltro è servita specie d’estate anche dalla Moby Line, da BluNavy e dalle unità veloci della Elba Ferries (gruppo Lota), ma anche e specialmente il servizio giornaliero con la lontana Capraia (non servita ad altre compagnie) e quello con il Giglio e con alcune limitazioni anche con Pianosa e Gorgona (quest’ultimo sospeso da tempo per problemi di raccordo con il carcere).
Da quando Moby ha ottenuto la Toremar attraverso la gara regionale che il Consiglio di Stato ha recentemente ribaltato, gli interventi sulla flotta sono stati importanti, sia di adeguamento delle navi agli standard più elevati di sicurezza, sia per le comodità e gli arredi interni. Il gruppo ricorda di aver investito circa 20 milioni di euro. E sono in corso – o in programma ravvicinato anche altri interventi. Tra i più significativi, per velocizzare la traversata con l’Elba, l’avvenuta sostituzione del vecchio aliscafo con il più moderno jet Acapulco da 300 passeggeri, ma importanti lavori sono stati fatti anche sulle navi di linea, alcune delle quali dotate di controcarene di stabilizzazione e totalmente rinnovate negli interni.
Nel quadro dei servizi con le isole, rimane da mesi il “buco” della Gorgona, che la Toremar non collega più causa la mancanza di un mezzo di trasbordo adatto a trasferire merci e passeggeri dalla nave – che è costretta a fermarsi in rada sui motori – e il micro-porticciolo dell’isola. Alcune proposte di assegnare il servizio a mezzi più piccoli e veloci (come il “Rais del golfo” che ha fatto sporadicamente approdi a Gorgona) non si sono ancora concretate: e l’isola rimane di fatto tagliata fuori dai collegamenti, servita solo dalle (obsolete) motovedette del corpo degli agenti di custodia, spesso costrette a tornare indietro per le condizioni meteomarine avverse.

[/hidepost]

Pubblicato il
14 Marzo 2015

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio