Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Varata la 21ª “classe Francese”

E’ la penultima motovedetta ognitempo della eccellente classe che ha preso il nome dall’allora comandante delle Capitanerie ammiraglio Giuseppe Francese

Una classe 300 in navigazione.

VIAREGGIO – E’ la penultima, la ventunesima della serie delle motovedette classe 300 “Ammiraglio Francese” che stanno dimostrando tutte le loro capacità nella disperata vicenda del canale di Sicilia: è stata varata dal cantiere Codecasadue Spa alla presenza dell’amministratore delegato del cantiere stesso Ennio Buonuomo e del comandante della Capitaneria di porto locale capitano di fregata (Cp) Davide Oddone. L’unità, con distintivo ottico CP 327, entrerà quasi immediatamente in servizio, una volta completati gli allestimenti.
[hidepost]Le motovedette della classe “Ammiraglio Francese” sono unità per soccorso marittimo ognitempo con eccezionali caratteristiche di tenuta del mare e di inaffondabilità. Lunghe 18,8 metri, larghe 6,1 metri al baglio massimo, pescano solo 1,70 metri e sono costruite in lega leggera, con tubolari perimetrali che ne aumentano la stabilità e la portata in speciale materiale e prova d’urto, che le fanno assomigliare a grandi gommoni. La motorizzazione è costituita da due MAN diesel da 1100 hp, collegati a idrogetti Kamewa Rolls Royce che le assicurano una velocità massima di 30 nodi a pieno carico con una autonomia di circa 500 miglia. Con un equipaggio di 4 o 5 persone possono imbarcare fino a 20 naufraghi, anche se in certe condizioni che si sono verificate nel soccorso ai barconi dei migranti il carico è stato anche più del doppio.
Le classe 300 rappresentano oggi il meglio in assoluto, secondo gli specialisti, nel campo del soccorso marittimo veloce. Sono lo sviluppo delle motovedette classe 800 da 10,20 metri, costruite dal 2001 in una serie anch’essa numerosa e di grandi prestazioni costiere, sviluppata da un progetto olandese che l’allora comandante generale del corpo delle Capitanerie, ammiraglio Giuseppe Francese, ebbe la lungimiranza di acquistare per la Guardia Costiera italiana, facendo fare al nucleo navigante delle Capitanerie un grande salto di qualità.

[/hidepost]

Pubblicato il
13 Giugno 2015

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora