Missione compiuta a Ravenna recuperato il relitto del Gokbel
La nave turca, affondata a dicembre, è stata rimessa a galla e verrà avviata alla demolizione – Un’operazione da manuale anche per evitare inquinamenti
RAVENNA – Un’operazione complessa ma ben riuscita, a conferma dell’alta professionalità delle imprese coinvolte, la Neri di Livorno e la Cmc di Ravenna: da qualche giorno il pontone “Italia”, rimorchiato in un veloce periplo d’Italia dal “NOS Aries”, ha riportato in superficie il relitto del mercantile turco “Gokbel”, speronato ed affondato alla bocca del porto il 28 dicembre scorso.
Non è stato semplice perché il relitto, a poco meno di 20 metri di profondità, era adagiato su una fiancata e ha dovuto essere ruotato per rimetterlo nell’assetto adatto.
[hidepost]Inoltre per rendere possibile il suo lento recupero verso la superficie è stato necessario saldare sulle falle provocate dallo speronamento dei pezzi di lamiera che rendessero lo scafo quasi impermeabile. Ci hanno lavorato duramente per una ventina di giorni un centinaio di persone, tecnici del pontone, sommozzatori, specialisti dei registri, delegati dell’armatore. Una volta riportato in superficie, con la prua soltanto in emersione, il relitto è stato lentamente fatto ruotare, sempre agganciato dalla maxi-gru del pontone “Italia”. Le operazioni si concluderanno nelle prossime ore, dopo le richieste ispezioni all’interno del relitto sia per verificarne le condizioni, sia per la ricerca dei resti dei due marittimi ancora dispersi. Si è anche lavorato per mettere in sicurezza il fuel della nave, circa 25 metri cubi di nafta che avrebbero potuto creare un disastroso inquinamento della costa proprio all’inizio della stagione balneare.
L’operazione di recupero del “Gobkel” proseguirà con il suo rimorchio fino al porto di demolizione, probabilmente in Turchia. La missione dell’impresa Neri è stata determinante – come riferito dal vicesindaco di Ravenna Giannantonio Mingozzi che ha ispezionato più volte il cantiere dei lavori – sia per evitare conseguenze di carattere ambientale, sia per liberare l’area del cono d’ingresso e di uscita dal porto del pericoloso relitto. Il pontone “Italia” e il grande rimorchiatore oceanico “NOS Aries” rientreranno nei prossimi giorni alla base di Livorno.
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