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Guerrieri: agire da subito

Luciano Guerrieri

PIOMBINO – Il nostro Paese ha bisogno di un Piano Nazionale Strategico della Portualità e della Logistica ed ha bisogno anche di una riforma della legge 84/94 che non è più in grado oggi e ancora più domani, di assicurare la necessaria competitività, integrazione ed efficienza del sistema. La discussione pertanto non è tanto sulla esigenza del cambiamento quanto sul merito delle innovazioni da introdurre. Se come pare, la nuova governance riguarderà i porti di Piombino e Livorno, escluso cioè Civitavecchia, considero questo un assetto accettabile e quindi condivisibile. Forse la soluzione potrebbe essere più netta rispetto ad un assetto basato sul “territorio di cooperazione regionale” (incluso Marina di Carrara) ma in concreto Livorno e Piombino rappresentano oggi e soprattutto domani con l’attuazione dei nuovi PRP il vero cuore di quella Piattaforma portuale e logistica con al centro il porto di Livorno unito nella Autorità Portuale di sistema con Piombino, l’Interporto di Collesalvetti, l’Aeroporto di Pisa e le infrastrutture di collegamento materiale ed immateriale, incluso i corridoi TEN-T ed i collegamenti con gli altri inland terminal ed i mercati del Nord.
[hidepost]Sostanzialmente Livorno e Piombino con la loro Autorità Portuale di sistema potranno attivare politiche, azioni, progetti condivisi e fortemente corrispondenti alla logica cooperativa di sistema, di massima efficacia ed efficienza pianificatoria e gestionale, così da valorizzare le sinergie, evitare duplicazioni, favorire la specializzazione e la complementarietà. I porti di Livorno e Piombino, insieme alle istituzioni locali, la Regione con il presidente Rossi ed i suoi impegni di governo per lo sviluppo della costa, ed il Governo saranno anche il centro più avanzato del Paese di attuazione pratica di una messa a sistema di politiche logistico-portuali con quelle di politica industriale e più in generale di sviluppo, ben delineate negli APQ di Piombino e Livorno. Un luogo, un perimetro territoriale ed una nuova istituzione di riferimento in grado di attuare con la maggiore efficacia e coerenza gli indirizzi della visione nazionale ed europea nel quadro di una prospettiva organica di sviluppo del nostro territorio. Sono però consapevole che il tempo è stretto. Per questo ritengo che – a questo punto – si debba agire da subito per cominciare ad attivare tutte quelle relazioni e tutti i confronti e gli approfondimenti per una crescita rapida e qualificata del sistema, senza aspettare l’approvazione del Piano o della legge.
Ho più volte definito una Autorità Portuale di Sistema come “Cluster Manager” che ha in sé una capacità superiore di coordinamento, dove la governance agisce in senso verticale (verso le istituzioni nazionali ed europee) ed in senso orizzontale/a livello locale con tutti gli attori) favorendo inoltre un’ampia apertura fino alla costituzione di una interazione allargata con gli operatori del trasporto e della logistica terrestre. Ed è per questo che dobbiamo lavorare per far crescere i porti, i collegamenti, i traffici e le attività produttive che interagiscono con queste infrastrutture e con il mare, come l’industria ed il turismo.
Puntare ad una logistica efficiente e competitiva per le merci ed ad una mobilità sicura e veloce per le persone è la sfida che i nostri porti, la Toscana ed il nostro Paese possono vincere.
Luciano Guerrieri
(commissario dell’Authority di Piombino)

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Pubblicato il
8 Luglio 2015

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