In quattro (due nuovi) al vertice dei portuali
Riconfermati solo Enzo Raugei e Marco Dalli – Il tema della difficile alleanza con Firenze

Enzo Raugei
LIVORNO – La Compagnia dei portuali di Livorno ha il nuovo vertice, eletto la settimana scorsa da 296 votanti (poco più del 70% degli aventi diritto sono andati alle urne). Al primo turno è passato solo Enzo Raugei con il 71,1%. Al ballottaggio si è classificato secondo Marco Dalli, riconfermato anch’egli e nell’ordine Riccardo Boccone e Stefano Piccini, due new entry anche se in realtà già impegnati nel passato in incarichi dirigenziali. Il consiglio è stato allargato a 4 membri, dopo una apposita votazione che aveva ritenuto l’aver ridotto tre anni fa il consiglio a soli tre membri era stato eccessivo.
Si è discusso, a elezioni completate, sul significato dell’esclusione dell’unico “bocciato” del consiglio uscente, Fulvio Franchini: la voce corrente è che i portuali gli hanno attribuito in qualche modo l’operazione di joint con la cooperativa degli ex facchini di Firenze, un’operazione che sul piano dei risultati non è stata né compresa né molto ben accettata.
[hidepost]Contro questa tesi c’è stato prima del ballottaggio anche un intervento di chiarimento del presidente Raugei (“Non è un referendum sull’operazione con Firenze – ha scritto in una nota – ma una votazione per dare un vertice alla nostra Compagnia”) ma a quanto pare è servito a poco.
Un’ultima annotazione, in attesa che poi i fatti maturino: anche i candidati formalmente sostenuti da Rifondazione Comunista e dal movimento Cinque Stelle sono risultati marginali. Sulle banchine dunque, di questi tempi, si è votato più in merito ai problemi da risolvere (che ci sono) piuttosto che sulle ideologie.
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