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Il pasticcio del Vespucci s’impasticcia?

LIVORNO – Quel pasticcio che è stato l’assemblea dell’interporto Vespucci, lunedì scorso, merita di tornarci sopra se non altro per il dopo. Che sono da una parte le beghe interne del Pd livornese – con il sindaco di Collesalvetti messo in croce perché s’è dimenticato di far parte del comitato portuale di Livorno ed ha votato come da diktat della Regione – e dall’altra la serie di personaggi che con una sola eccezione – Provinciali della stessa Authority – sembrano messi apposta per scaldare qualche seggiola in attesa che si faccia il vero consiglio, quello che dovrà svolgere la vera “mission”.
[hidepost]Che a questo punto – è l’interpretazione comune – non è di fare del Vespucci un retroporto dell’area costiera logistica di Livorno e Piombino – come aveva promesso il governatore Rossi – ma di cercare un socio importante, probabilmente una grande società con interessi immobiliari piuttosto che logistici, per svariare dalla Regione e dal Monte dei Paschi quei 70 milioni di esposizione che certo non aiutano in tempi di spending review.
Dell’operazione immobiliare però nessuno vuol parlare. Da qui – sembra di capire – l’improvvisa bocciatura del presidente designato Caridi, che alla guida di Navicelli Spa ha fatto cose egregie proprio in quel campo. E l’immissione nel consiglio della signora Adriana Manaresi, anch’essa presentata come importante esperta nel campo immobiliare internazionale. Una qualifica però che la signora ha voluto smentire, affidandosi a una nota stampa (apparsa sui quotidiani livornesi con più o meno evidenza) in cui si presenta come operatrice logistica ed ipotizza un vago corridoio logistico Adriatico-Tirreno tra Livorno e Trieste con sbocco su Monaco di Baviera. La signora respinge l’etichetta di immobiliarista e si vanta invece di aver creato “il più grande polo direzionale del Nord-Est”. Riferisce anche di aver lavorato come advisor per lo sviluppo del porto di Rotterdam, ma specialmente di essersi occupata del Vespucci già due anni fa su invito dall’assessore regionale ai trasporti Ceccarelli. “Da operatore privato da decenni nel settore – scrive testualmente la signora – posso contare su un know-how che consiste anche in importanti rapporti internazionali”.
Tutto bene dunque, come curriculum? Indubbiamente, è di peso. Peccato però che qualcuno ha subito fatto circolare una intervista della signora Manaresi, apparsa su Internet (insieme alla notizia dell’anno scorso dei guai grossi della sua società immobiliare, la Guaraldo) in cui ci si dilunga sulle sue qualità di esperta proprio nel campo. Internet è una miniera, per chi la sa usare. In ogni caso, l’assessore Ceccarelli è un uomo d’onore – come diceva Antonio nell’orazione per Cesare – e certamente avrà valutato le qualità e le prospettive dei consiglieri del Vespucci che ha proposto insieme al Mps. Non ci resta che attendere.
Antonio Fulvi

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Pubblicato il
18 Luglio 2015

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