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Nautica, focus sulla ripresa

Le promesse della politica con il nuovo Codice, l’impegno allo spasimo sulle barche da famiglia, l’assenza dei mega-yachts e i tanti dibattiti sul futuro sperato

GENOVA – L’hanno chiamato, con speranze beneauguranti, il salone del rilancio nautico anche per l’Italia. E da oggi nella storica location dell’Ente Fiera il 55º salone internazionale della nautica punta davvero a confermare che la tendenza s’è invertita: e la nautica torna ad avere appeal anche in Italia, grazie alla ripresina (dicono che ci sia…), all’annunciata revisione delle normative che negli ultimi anni avevano fatto scappare migliaia di barche, e anche a quell’allentamento della rapina fiscale su famiglie e imprenditori che ha quasi ucciso il settore.
[hidepost]Il salone apre oggi con la consueta cerimonia che vede schierati i rappresentanti del governo – si è parlato anche del premier Matteo Renzi come segnale di fiducia – il presidente di Ucina De Maria e il presidente dei Saloni Nautici Albertoni. In sordina qualche polemica sul default dei più grandi marchi storici dei mega-yacht, che hanno preferito le vetrine internazionali del lusso (Cannes e Montecarlo). Ma è noto da anni che al salone di Genova vanno più che altro le famiglie a caccia del motoscafetto, del gommone, del fuoribordo e – in percentuale minore – della barca a vela. Su questi settori hanno puntato gli organizzatori per dare risposte soddisfacenti, da oggi a lunedì 5 ottobre.
Sono aumentate le barche in acqua, anche aperte alle prove, utilizzando gli spazi lasciati liberi dai grandi yachts. Sono in gran spolvero i fuoribordo, non solo quelli delle grandi potenze (siamo ormai al filo dei 400 cv con “mostri” che hanno poco da invidiare a una Ferrari) ma anche sottopatente, con l’ormai noto trucchetto di gabellare da 39,9 Cv (sottopatente) potenze reali fino a 60 Cv. Sono aumentate anche le barche a vela, sebbene nessuno si illuda che gli italiani nautici siano velisti.
Più che le barche in esposizione, che per gli appassionati sono pur sempre un grande spettacolo, ci si attendono lumi su quella che sarà la stagione nautica 2016 (e quelle che saranno le tendenze anche per dopo) dai numerosi convegni. Oggi si apre al teatro del mare con il tema “La nautica a confronto”, sulle filiere produttive di servizio. Altro importante appuntamento venerdì 2 ottobre alle 10 su “La nautica e le norme” con gli interventi dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle dogane. Sempre venerdì un focus molto atteso sulla nuova direttiva sulle unità da diporto, la riforma del codice della nautica che entrerà in vigore l’anno prossimo. Lunedì infine si chiude con la seconda conferenza nazionale sul turismo costiero e marittimo, una tavola rotonda organizzata da Federturismo e Ucina, dalla quale dovrà uscire un forte sollecito per la revisione – ne abbiamo scritto sul numero scorso con l’intervista all’AD e direttore del marina Cala de’ Medici Matteo Ratti – della sciagurata norma che vorrebbe quadruplicare o peggio i costi delle concessioni demaniali del marina. In un’ottica definita davvero demenziale, dove da una parte la grande politica grida di voler incentivare nautica e turismo e dall’altra la burocrazia fiscale continua a tirare coltellate a chi cerca di fare impresa nel campo.
A.F.

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Pubblicato il
30 Settembre 2015

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