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“Tresse nuovo” per le crociere

Il progetto della via d’acqua alternativa per far arrivare le grandi navi alle stazioni di Marittima

VENEZIA – Il sindaco, Luigi Brugnaro, è intervenuto, a Ca’ Farsetti, assieme al presidente dell’Autorità portuale, Paolo Costa, alla presentazione del progetto “Tresse nuovo”, la via d’acqua alternativa che permetterà alle navi da crociera di non passare più per il tradizionale tracciato Bacino di San Marco – Canale della Giudecca.
Il nuovo canale la cui realizzazione dovrebbe durare 20 mesi e che avrà un costo totale di 140 milioni di euro, consentirà alle grandi navi di raggiungere la Marittima grazie a un raccordo tra il Canale Malamocco – Marghera e il Canale Vittorio Emanuele. Ora, come prevede la normativa, il progetto dettagliato sarà inviato alla Regione Veneto e al Ministero delle Infrastrutture per il prosieguo dell’iter.
[hidepost]“Questo progetto, che per la prima volta viene presentato come proposta univoca della città – ha ribadito Brugnaro – lo avevamo già illustrato in campagna elettorale e oggi abbiamo voluto dettagliarlo per far vedere realmente a tutti quale sarà il percorso, che non prevede alcun impatto ambientale o paesaggistico”. Il primo cittadino ha poi ricordato che tutti i dubbi circa i fanghi inquinati non hanno ragione d’essere in quanto il materiale di escavo verrà posto in appositi luoghi dedicati, e l’escavo stesso sarà fatto con innovative tecniche a secco, per evitare la dispersione in acqua degli eventuali inquinanti.
“I veneziani – ha concluso il sindaco – hanno già deciso il tracciato dandoci il voto. Noi, con l’acqua ci sappiamo fare, in quanto ci conviviamo da oltre mille anni ed abbiamo in città maestranze eccezionali che sono capaci di fare cose straordinarie. Ora aspettiamo, dalla legge di stabilità, che il Governo ci dia un segnale chiaro riconoscendo la nostra specialità. Noi, da parte nostra, vogliamo salvaguardare 5mila posti di lavoro, rilanciare la nostra economia e con essa Porto Marghera, e ricordare al Governo che Venezia è un’Expo vivente, che può dare molto all’Italia e a tutta l’Europa”.

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Pubblicato il
7 Novembre 2015

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