Darsena Europa avanti adagio quasi indietro…
LIVORNO – Si parte, si dovrebbe partire, si ritarda ma siamo quasi pronti. Sembra, se vogliamo fare dell’ironia, la vecchia battuta di plancia comando: avanti adagio, molto adagio, quasi indietro.
[hidepost]E’ la chiave di lettura di questi giorni per il bando di gara internazionale del sogno di un nuovo grande porto container livornese, la Darsena Europa dell’omonima piattaforma. Il bando di gara è pronto da tempo, e il commissario dell’Authority Giuliano Gallanti per uno scrupolo comprensibile di questi tempi, l’ha inviato in bozza all’Autorità nazionale contro la corruzione per averne l’ok. E li il documento s’è incagliato. Pare che dagli uffici dell’Autorità nazionale Anticorruzione, guidata da Raffaele Cantone, siano stati chiesti alcuni elementi integrativi, immediatamente forniti. Poi, il silenzio, malgrado i solleciti da Livorno.
Quale sia la chiave di lettura del ritardo è difficile da capire. L’Anticorruzione è indubbiamente ingolfata di richieste, ma i tempi della gara per Livorno sono importanti, e anche da Firenze il presidente della Regione morde il freno. Anche gli advisor della gara spingono perché si vada alla sua proclamazione, consapevoli che il mondo della logistica sta correndo e altre realtà sono in competizione con Livorno. Una soluzione cui starebbe lavorando il duo Gallanti-Provinciali sembra essere quella di non aspettare più, a questo punto, il nulla osta di Cantone e partire con la gara, consapevoli di averne studiato al meglio i parametri. Un rischio? Forse: ma perdere altro tempo sarebbe probabilmente ancora più rischioso, la “finestra” si sta stringendo mese dopo mese.
Antonio Fulvi
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