Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Il console USA Barrosse in visita a Gioia Tauro

Ricordato il ruolo del porto per lo smantellamento delle armi chimiche della Siria

La consegna del crest al console Barrosse.

GIOIA TAURO – Il console generale degli Stati Uniti per il Sud Italia, Colombia A. Barrosse, ha fatto visita al porto di Gioia Tauro. Prima di effettuare un tour guidato all’interno dell’area portuale, il console ha incontrato i vertici dell’Autorità portuale. Al suo arrivo è stato accolto dal commissario straordinario aggiunto, Davide Giuseppe Barbagiovanni Minciullo, e dal segretario generale, Saverio Spatafora, che hanno fatto gli onori di casa. La visita si è tenuta, in prima battuta, nella sala presidenziale dove il commissario aggiunto Barbagiovanni ha illustrato la storia del porto e descritto le attività dello scalo, che è il primo porto italiano di transhipment all’interno dei circuiti internazionali del Mediterraneo.
[hidepost]Sono stati, quindi, illustrati i progetti in corso d’opera e l’intera programmazione inserita nel Piano delle Opere Triennale. Nel contempo, il commissario aggiunto Barbagiovanni, al fine di offrire una complessiva informazione sulle caratteristiche infrastrutturali eccellenti del porto, ha, altresì, ricordato il ruolo fondamentale svolto dallo scalo di Gioia Tauro in occasione delle operazioni di smantellamento dell’arsenale chimico siriano quando, grazie all’infrastrutturazione dello scalo e all’alta professionalità degli operatori di settore, sono state effettuate, in tutta sicurezza, le attività di trasbordo delle armi siriane. Dal canto suo, il console degli Stati Uniti per il Sud Italia, Colombia A. Barrosse ha ringraziato i vertici dell’Autorità
portuale per l’accoglienza e per le informazioni ricevute, in occasione di questa sua prima visita, che serviranno a gettare le basi per una futura collaborazione istituzionale. L’incontro si è concluso con un tour guidato, a bordo di una motovedetta della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro che ha attraversato il canale portuale al fine di offrire al console generale una visione diretta dell’imponenza infrastrutturale del porto.

[/hidepost]

Pubblicato il
26 Marzo 2016

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio