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Stefano Visintin confermato presidente di ASP ASTRA Friuli

L’assemblea ha anche affrontato i temi del regime doganale e delle verifiche

Stefano Visintin

TRIESTE – L’assemblea della ASPT ASTRA Friuli Venezia Giulia – Associazione degli Spedizionieri del Porto di Trieste, ha confermato Stefano Visintin (titolare della Casa di Spedizioni Ro-Ro Tranship Srl) alla presidenza della Associazione per il triennio 2016-2019, Marino Marini (titolare della Korman SpA) e Raffaella Terpin (Samer & Co. Shipping SpA) quali vice presidenti.
Nel nuovo consiglio direttivo sono stati eletti Giacomo Borruso (Interporto di Trieste SpA), Massimo Brosch (B.F.B. Srl), Roberto Castelnovo (Rail Cargo Italia SpA), Franca Luchesi (Santandrea Srl), Matteo Parisi (Francesco Parisi SpA), Sabrina Pravisano (Schenker Italiana SpA), Walter Preprost (General Cargo Terminal SpA) e Fabrizio Zerbini (Trieste Marine Terminal SpA).
[hidepost]Visintin ha sottolineato come ci sia una sostanziale coincidenza di visione con il Commissario dell’Autorità Portuale Zeno D’Agostino, che essendo impegnato a Roma ha inviato un messaggio di saluto, nel valutare importanti tanto il quantitativo delle merci movimentate attraverso il porto giuliano, quanto il lavoro, il valore aggiunto ed il gettito erariale generati da questo flusso di merci.
Nei porti e negli interporti regionali il fluire dei trasporti dev’essere armonizzato con le attività logistiche e manifatturiere, che possono sfruttare i vantaggi di un sistema incardinato sul porto internazionale di Trieste. “Un porto – ha ricordato Visintin nella sua relazione – che attualmente è l’unico scalo italiano a poter dimostrare con i numeri di essere una banchina d’Europa, in coerenza con gli obiettivi del piano nazionale della logistica. Un porto già ferroviario, dove gli obiettivi ambiziosi fissati dall’Unione Europea di spostamento delle merci dalla strada alla rotaia sono stati già raggiunti”.
Ma oltre al patrimonio naturale di fondali profondi che non richiedono dragaggi, lo scalo giuliano ha anche un patrimonio storico, derivante dai trattati internazionali, che è costituito dal regime doganale del porto franco. “Un patrimonio che possiamo valorizzare e non tenere nascosto, essendo finalmente convinti tutti che esso sia uno strumento utile e non uno svantaggio”.
Coerentemente con questo l’Agenzia delle Dogane dev’essere sempre di più uno “sportello unico al servizio del commercio” e sempre meno una stamperia di rettifiche e sanzioni; purtroppo, analizzando i dati forniti dalla stessa Agenzia per l’anno 2015, si è badato molto più alle verifiche, ASPT-ASTRA F.V.G. che alle operazioni di importazione, soprattutto quelle di merci destinate ad altri Paesi comunitari, in grado di generare quel maggiore gettito erariale derivante da una quota di dazi, altrimenti irrimediabilmente perduto per l’Italia.
L’ASPT ha voluto ringraziare il sindaco Roberto Cosolini, intervenuto nel corso dell’assemblea, per aver riportato il porto al centro dell’attività politica e di rappresentanza del Comune di Trieste e aver sempre sostenuto le iniziative di promozione organizzate dall’associazione.
L’assemblea si è conclusa con i significativi interventi di Robert Sever e Cedomir Bojanic in rappresentanza della associazione degli spedizionieri sloveni, di Paolo Salvaro, presidente di Confetta Nord-Est e di Vittorio Torbianelli. Docente di Economia Marittima presso l’Università di Trieste.

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Pubblicato il
28 Maggio 2016

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