Binario al Calambrone, triste e solitario
LIVORNO – Era il refrain di una vecchia canzone. “Binario, triste e solitario…”. Scusatemi l’ironia, ma a noi che abbiamo passato da tempo gli “anta” viene spontaneo ricordarla davanti al ponte ferroviario del Calambrone, dove si è arrestata nel vuoto la seconda linea di binari che dovrebbe rendere veloce e funzionale il collegamento tra la rete nazionale FS cargo e i terminal in Darsena Toscana, quello del TDT e quello della Lorenzini.
Ne abbiamo scritto di recente, sollecitando l’Autorità portuale di Livorno ad affrontare il problema del ponte ferroviario che consente un binario unico (il ponte si vede sullo sfondo della foto). Dagli uffici tecnici di palazzo Rosciano trapela la preoccupazione per un progetto di ponte levatoio a doppio binario – progetto delle stesse FS, a quanto è stato detto – che non ha precedenti in Europa: che in ogni caso avrà costi elevati e tempi di costruzione altrettanto elevati; e che potrebbe essere reso inutile poi a breve, se si arriverà (come tutti i livornesi del porto sperano) a “tombare” il breve canale di collegamento tra la foce dello Scolmatore e la Darsena Toscana.
[hidepost]Risposte a oggi non ce ne sono, né dalle FS né dall’Autorità portuale: peccato, perché l’orgogliosa affermazione, più volte ripetuta, del presidente e poi commissario dell’Authority Giuliano Gallanti sul porto collegato alla rete nazionale FS, sembra scontarsi con l’imbuto mortificante del ponte del Calambrone che chissà quando sarà raddoppiato. Se mai lo sarà…
A.F.
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