Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Per la nautica verso un accordo NI ed Ucina?

ROMA – Si va verso una ripresa dei colloqui, e quindi verso una fase nuova tra le due associazioni della nautica da diporto italiana? Dopo il recente salone di Genova, che malgrado ogni sforzo di buona volontà ha confermato i limiti del mercato italiano – mancavano persino le più significative marche di gommoni, oltre che i mega-yachts – si è svolto a Roma l’annunciato incontro al Ministero dello Sviluppo e Economico con il sottosegretario Ivan Scalfarotto degli esponenti di Ucina e di Nautica Italiana.

[hidepost]

“Da parte di Nautica Italiana, la sensazione – dice una nota – è di una riunione costruttiva. Nel corso dell’incontro, in modo sereno e aperto, ha dichiarato il suo presidente Lamberto Tacoli, (l’associazione esprime come noto attraverso i propri soci l’80% del fatturato della costruzione di imbarcazioni) siamo partiti nell’analisi delle posizioni contrapposte. Ci auguriamo che il confronto possa continuare nel rispetto reciproco. In particolare Nautica Italiana lavorerà sugli aspetti più delicati quali location e governance, con la consapevolezza che l’obiettivo è quello di definire insieme una strategia di più Saloni Nautici nell’arco dell’anno, che sia vincente e competitiva a livello internazionale, volano di sviluppo per la nautica italiana e utile per il settore”.

All’incontro erano presenti per Nautica italiana il presidente Lamberto Tacoli e la sua vice Giovanna Vitelli. Altri incontri tra le due associazioni sono in fase di programmazione.

Anche dall’Ucina sono arrivati toni concilianti, e si è ribadito che l’associazione, dall’interno di Confindustria, ha lavorato e continua a lavorare per ottenere dal governo una visione meno “punitiva” della nautica. Tra i successi dei giorni scorsi, la modifica della normativa per il “visus” relativo alle patenti nautiche, finalmente riportato a parametri più umani eliminando l’assurda discriminante che aveva condizionato il rilascio delle patenti stesse a un “visus” da pilota aeronautico…

[/hidepost]

Pubblicato il
1 Ottobre 2016

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio