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Sulla Riforma a palle incatenate in quel di Bari

BARI – Era scontato; ma non che il fuoco di sbarramento cominciasse prima delle scelte, già soltanto sulle voci. E’ quello che succede a Bari, dove dall’Asso-Consum spara da qualche giorno a palle incatenate contro le voci che darebbero per prossimo presidente dell’Autorità di sistema portuale Bari-Brindisi l’avvocato Ugo Patroni Griffi.
[hidepost]Firmate dal presidente Perrotta, due pagine di documento inviato sia alla stampa che al governo elencano tutta una serie di motivazioni contro la temuta nomina di Patroni Griffi. Nella sostanza, oltre a citare un’interrogazione parlamentare dello scorso agosto in cui sedici senatori hanno preso di mira le attività dell’avvocato, Asso-Consum ritiene che il soggetto “non abbia mai operato nel settore portuale e nel settore dell’economia dei trasporti”, come invece espressamente richiesto dalla legge di riforma.
Siamo, ci sembra di capire, solo alla punta dell’iceberg. Perché il continuo rinvio delle scelte da parte del ministro Delrio dei presidenti delle 15 Autorità di sistema portuale annunciate già da mesi nell’ambito della Riforma, non ha certo favorito una serena attesa. Ed ha invece scatenato una specie di toto-presidente che se non altro ha messo in difficoltà i commissari dei porti e i pochi residui presidenti in carica. Non ha aiutato, secondo i commentatori, nemmeno il secco richiamo del MIT all’ordinaria amministrazione nei porti commissariati: richiamo che è stato preso per un messaggio specifico a qualcuno e peraltro che è stato successivamente corretto non senza un qualche imbarazzo.
In queste ore gira voce – ma non è la prima volta – che Delrio avrebbe finalmente pronto l’elenco di almeno una parte dei quindici presidenti. Stiamo aspettando. Comprensibili le difficoltà del ministro, che deve fare i conti con un meccanismo al solito complicato e pieno di compromessi politici, condizionato anche dall’accordo da ricercare con Regioni quasi tutte schierate a mostrare i denti. Ma era scontato dall’inizio; e credere che sarebbe stata una passeggiata, o che potesse scattare un dicktat, era ingenuità. A Bari sparano a palle incatenate, ma non illudiamoci che altrove le cose possano andare tutte lisce. L’Italia del Diritto (e del rovescio) sta già affilando le penne.
Antonio Fulvi

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Pubblicato il
8 Ottobre 2016

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