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Con Seaport Innovation 2016 tecnologie di oggi e del futuro

L’integrazione dei sistemi sul Web, l’informatizzazione dei vettori, lo sviluppo del pre-clearing e i test sugli standard internazionali delle telecomunicazioni – Un porto all’avanguardia

Francescalberto De Bari e Antonella Querci.

LIVORNO – L’eccellenza di un porto e i suoi servizi “immateriali”, ovvero digitalizzati, che mettano in rete in tempo reale tutti gli utenti, i controllori e i controllati. E’ stato il tema del workshop di due giorni, tra la sede della Camera di Commercio e il terminal Crociere, organizzato nella consueta autonomia dalla direzione “Sviluppo e innovazione” (responsabile la dirigente Antonella Querci) dal titolo “Seaport Innovation 2016: from transport industries to integrated transport, towards the port of the future”.
Titolo impegnativo, ma la risposta ha confermato due cose: che il tema esiste e che il porto di Livorno è all’avanguardia nel campo.
[hidepost]Oggi – è stato ribadito – un porto dev’essere, prima di tutto, un “sistema” digitalizzato perché tutte queste tradizionali realtà, ma anche tutta la catena logistica che gli fa capo, siano totalmente “digitalizzate”. E domani dovrà far si che tutta questa digitalizzazione sia in grado di scambiarsi informazioni, ordini, prenotazioni e controlli in tempo reale, senza zone d’ombra e specialmente in un linguaggio sul web totalmente condiviso.
Uno dei sogni del futuro? Mica tanto. Nel workshop di due giorni molti di questi temi sono apparsi come attuali; anzi, in essere. E il porto di Livorno – ha ricordato la Querci – è uno dei primi del Mediterraneo su questa strada, in alcuni casi addirittura apripista. Come ha sottolineato in apertura del workshop il commissario dell’Authority Giuliano Gallanti, uno dei principali fattori della competizione tra i porti ormai sta diventando quello dei servizi alla merce, e la digitalizzazione è il “core business” di questi servizi. Già la realtà odierna è quella dell’autotreno che con la merce a bordo viaggia interconnesso sia allo speditore che al ricevitore, ed è in grado di pre-avvertire il varco doganale, predisporre i documenti di accesso, avere già – quando fisicamente si presenta in porto – il nulla osta per andare in banchina e caricare o caricarsi a bordo. Temi ribaditi a più riprese nelle quattro sessioni del convegno, con focus proprio su Livorno. Una “Smart Community” che ci identifica – ha detto la Querci – come prototipo di porto del futuro: con due assi principali di azione, competenze scientifiche (supportate dall’università di Pisa) competenze tecnologiche (consorzio interuniversitario CNIT per le telecomunicazioni) sistemi interconnessi (MONICA per gestire l’aggregazione e i flussi dei dati in 3D) e stretta correlazione con le Capitanerie di porto nel quadro del VTS (controllo delle navi) del “Pre clearing” (sdoganamento a bordo mentre la nave è in viaggio) e del TPCS (Tuscany Port Community System).
Molta tecnologia, linguaggio molto specifico, temi altamente professionali. Le quattro sessioni hanno avuto un pubblico internazionale più che qualificato ed attento. Prima sessione, “Proposte per un’alleanza strategica tra porti, ricerca e imprese”, con intervento-clou del contrammiraglio (Cp) Piero Pellizzari responsabile per le Capitanerie del reparto informatica e monitoraggi. Seconda sessione, “Tecnologie emergenti e i porti di prossima generazione”, moderata dal francese Anthony Wiles (ETSI) con il contributo di esperti dal Belgio, da Taiwan e dalla compagnia armatrice Carnival. Giovedì è stata la volta della dimostrazione sul campo degli ETSI ITS Plugtests con 40 imprese leader internazionali per provare sul campo la rispondenza agli standard internazionali delle telecomunicazioni, utilizzando alcuni Info-point appositamente allestiti. E’ seguita una conferenza stampa dell’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli a fianco del commissario del porto Giuliano Gallanti; quindi le due sessioni finali, moderate dalla stessa Querci e dal suo responsabile della programmazione Francescalberto De Bari rispettivamente sulle Autorità di sistema portuale verso le smart community (Querci) e verso una reale integrazione mare-terra (De Bari).

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Pubblicato il
19 Novembre 2016

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