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Bonadio: un tavolo di concertazione tra i “sistemi” Livorno e Pisa

Vanni Bonadio

FIRENZE – C’è una strategia, o almeno si sta lavorando perché ci sia, per risolvere alcuni dei problemi di gestione operativa della logistica nell’area toscana della costa, tenendo gli occhi aperti sull’importanza dei mercati, sia quelli esistenti che quelli potenziali. E l’area logistica in questione deve necessariamente mettere insieme il sistema portuale Livorno-Pisa con il polo logistico di Pisa costituito dallo snodo ferroviario e dall’aeroporto Galilei.
[hidepost]Per Vanni Bonadio, responsabile di Logistica Toscana (l’agenzia della Regione che per la legge Madia dovrà progressivamente finire in eutanasia), ma anche ascoltato consigliere del presidente Enrico Rossi, per funzionare al meglio il “sistema” deve integrare armoniosamente le opere a mare e le opere a terra. Ovvero, porti e ferrovie, retroporto Vespucci e raccordi con l’aeroporto Galilei. Il tutto nell’ambito della “cura del ferro” lanciata dal ministro Delrio e sposata in pieno dal governatore Rossi.
“Premesso che sia per i porti di Livorno che Piombino – sottolinea Bonadio – la connessione via ferro verso i mercati del centro-nord deve puntare su Firenze – dove ci si collega poi alla grande direttrice dorsale – l’importanza dello snodo ferroviario di Pisa diventa fondamentale, anche per servire la Darsena di Pisa, in forte sviluppo, e lo stesso aeroporto. Ma sarebbe davvero sbagliato considerare il sistema portuale, gestito presto dalla nuova AdsP , indipendente dalle problematiche della logistica su ferro che hanno il focus su Pisa. Occorre dunque uno strumento che coordini entrambi questi sistemi, e che consenta anche una vera e propria gestione comune, nel quadro di quegli accordi di programma che stanno entrando in funzione per volontà della Regione e con la collaborazione delle istituzioni del territorio”.
Per Vanni Bonadio, un accordo di programma tra sistema portuale Livorno/Piombino/Interporto Vespucci e sistema logistico di Pisa (ferrovie, aeroporto, canale dei Navicelli, Darsena pisana, aree industriali e artigianali) rientra non solo nella più vasta programmazione studiata dalla Regione Toscana, ma anche in un progetto approvato dalla UE che si chiama “Raccordo”.
“Un progetto molto articolato ed approfondito – sottolinea Bonadio – studiato a fondo con un ottimo lavoro dalla dottoressa Antonella Querci della Port Authority di Livorno e presentato l’anno scorso a Piombino. Vi si ipotizzano anche i collegamenti ferroviari alternativi alla rete attualmente ingolfata dai servizi passeggeri, attraverso l’attivazione di una “bretella” di soli 4 km sulla Collesalvetti-Vada che baypassi Pisa per raccordarsi direttamente con la linea europea verso nord”. Un ottimo progetto: ma che richiede – insiste Bonadio – la cooperazione completa e corretta tra i distretti di Livorno e di Pisa con uno strumento ad hoc gestito da operativi. “In sostanza, uno strumento – tavolo di concertazione, per esempio – creato dalla politica regionale e locale ma gestito da tecnici operativi delle varie componenti, dove abbiano posto i porti, l’aeroporto, il canale dei navicelli, le ferrovie, l’interporto/retroporto e tutte le realtà della logistica che ci gravitano”.
E Bonadio conclude con lo zuccherino. “Un tavolo che consenta di gestire in armonia anche quel delicato problema che oggi sono le porte vinciane”. Sul quale lo staff del presidente Rossi starebbe lavorando proprio su un’ipotesi del genere.
A.F.

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Pubblicato il
4 Gennaio 2017
Ultima modifica
25 Febbraio 2017 - ora: 13:06

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