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Per Sapir di Ravenna mega-tubi all’imbarco

Nella foto: Una fase dell’imbarco al terminal Sapir

RAVENNA – Le potenzialità del porto di Ravenna e delle imprese che vi gravitano sono state ribadite da un’importante operazione di imbarco perfezionatasi al terminal Sapir.

Otto tubi (tecnicamente “reactor legs”) di 70 metri di lunghezza e 63 tonnellate di peso ciascuno, assemblati nelle scorse settimane dalla Ram Power nei piazzali della propria sede operativa in area portuale, sono stati imbarcati sulla nave Amoenitas su commissione dello spedizioniere Casadei & Ghinassi. Il trasporto via terra dalla Ram Power alla banchina Sapir è stato curato dalla Aliani Project di Fidenza, impresa specializzata in trasporti eccezionali.

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La difficoltà dell’imbarco era costituita nell’occasione dalla peculiare lunghezza dei tubi, che richiedeva la disponibilità di gru di amplissimo sbraccio.

Sapir ha perciò utilizzato le due Liebherr (una 550 e una 600) di più recente acquisizione, che hanno operato in abbinata.

L’imbarco è stato realizzato dal terminal operator in totale autonomia tecnica, con la supervisione del proprio personale specializzato e il supporto delle maestranze della Cooperativa portuale.

La Amoenitas è diretta ad Anversa da dove l’impiantistica proseguirà il percorso verso la destinazione finale, in Siberia.

Altre due analoghe operazioni sono in programma nelle prossime settimane.

Alla fine saranno ventiquattro i tubi che attraverso il porto di Ravenna raggiungeranno la Siberia per la costruzione di un impianto di polimeri.

Mentre le Autorità competenti iniziano a tradurre in progetti le strategie per il rafforzamento del porto, operazioni come questa, che mettono in sinergia eccellenze della cantieristica, della logistica e della portualità ravennate, accreditano il nostro scalo come polo d’attrazione per operazioni ad alta specializzazione.

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Pubblicato il
3 Maggio 2017

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