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E su STX Macron ci ripensa?

Gianluigi Aponte

PARIGI – L’hanno definito uno “schiaffo” del presidente Macron all’Italia. Proprio in occasione della consegna di “Meraviglia” al gruppo Aponte, il presidente della repubblica francese ha ufficializzato la sua decisione di modificare gli accordi firmati da Fincantieri con  il suo predecessore Holland per la cessione dei cantieri STX al gruppo italiano.

Gli accordi prevedevano che Fincantieri assumesse il 48% del cantiere, supportata dalla Fondazione cassa di Risparmi di Trieste per un altro 8% , lasciando il resto allo Stato francese. Di fatto, la maggioranza sarebbe passata agli italiani.

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Il nuovo piano di Macron taglierebbe fuori la fondazione di Trieste ma farebbe entrare al suo posto una specie di Joint Venture tra il colosso Msc di Aponte e l’americana Rccl delle crociere, per  un complessivo 8% a coprire la quota “bocciata” ai triestini. In questo modo Fincantieri non avrebbe più la maggioranza reale del controllo (48%+ 8% della fondazione triestina) e la Francia potrebbe quindi sostenere di non aver venduto la maggioranza di uno dei suoi più grandi cantieri all’Italia. Questione di prestigio, oggi più che mai significativa in questa Europa che va un pò a pezzi.

Fincantieri avrebbe limitato il commento definendo l’idea di Macron “Bizzarra”. Il tutto adesso è in mano ai due governi, francese e italiano. Ma l’ingresso di Msc in STX sembra oggi visto con favore da entrambi, anche per l’importanza del grande gruppo italo-svizzero (che con Fincantieri ha avuto svariati rapporti di odio/amore).

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Pubblicato il
7 Giugno 2017

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