Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Dall’Interporto Padova primi treni per la Cina

PADOVA – Le relazioni economiche tra la Cina e l’Europa, Italia compresa saranno sempre più importanti nei prossimi anni, anche alla luce della possibile variazione degli equilibri commerciali dopo le annunciate politiche protezionistiche degli Stati Uniti.

I collegamenti con la Cina, fino ad oggi sostanzialmente affidati ai collegamenti marittimi, trovano oggi una valida alternativa in servizi ferroviari oramai consolidati e totalmente affidabili in termini di sicurezza e tempi di resa.

[hidepost]

FELB, il principale operatore su questa rotta che sfrutta la mitica ferrovia transiberiana, ha presentato all’Interporto di Padova il proprio network di servizi ferroviari da e per l’Asia, rete che si estende anche in Italia.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con Interporto Padova e Green Logistics Expo, il primo salone internazionale della logistica sostenibile che si svolgerà a Padova dal 7 al 9 marzo del prossimo anno. Hanno partecipato una novantina di imprese tra spedizionieri, operatori logistici e aziende manifatturiere.

Sono oramai 10 anni che FELB lavora per offrire collegamenti ferroviari con la Cina. Dal primo convoglio pilota del 2007 siamo arrivati oggi a 10 coppie alla settimana e la rete si è via via estesa a tutta l’Europa grazie anche all’apertura a Vienna di CEL Logistic Company che opera come forwarder. Oggi si affidano a FELB tramite gli spedizionieri e i logistici, le principali case automobilistiche europee e i grandi marchi dell’elettronica come  BWW, Samsung Wolkswagen.

«Non è un caso che oggi ci sia la possibilità di affrontare un tema così attuale e affascinante come un collegamento ferroviario diretto con il mercato asiatico e cinese – ha commentato il presidente di Interporto Padova, Sergio Gelain – abbiamo grandi potenzialità operative e tecnologiche con strutture adatte ad ogni tipologia di unità di carico e di merce. Entro pochi mesi saranno operative 4 gru a portale elettriche e nuovi binari lunghi 750 metri con nuovi gate automatizzati per i mezzi stradali. Avremo praticamente un raddoppio della capacità di movimentazione».

«Possiamo offrire questo servizio, che solo qualche anno fa sembrava pura fantascienza, anche grazie alla nostra casa madre, le Ferrovie Russe e a Transcontainer con cui abbiamo un ottimo rapporto di partnership – spiega Leonardo Vender, Head of Marketing di FELB – Le nostre relazioni mettono in connessione non solo la Cina (Shenyang, Changchun, Suzhou, Changsha e Chongqing) ma anche Corea del Sud e Giappone con l’Europa nei terminal di Varsavia, Amburgo e Duisburg dai quali si possono raggiungere altre destinazioni in tutti gli altri Paesi. Il transit time è di 14-15 giorni, che diventa di 16 giorni per l’Italia. Sintetizzando possiamo dire che i nostri vantaggi con questo transit time sono il costo, circa la metà rispetto al cargo aereo, e il tempo anche qui circa la metà rispetto al via mare. Aggiungerei anche la stabilità dei noli guardando al marittimo».

«Abbiamo riscontrato un incredibile interesse in Italia per questi collegamenti negli ultimi 6 mesi – puntualizza Nicola Cavasin sales manager di FELB a Milano – fino ad oggi le nostre relazioni avevano come terminal italiano Milano. Posso però anticipare che  entro due o tre mesi lanceremo una coppia di treni da Interporto Padova a Brest/Malaszewicze in Polonia, da dove si potranno raggiungere tutte le destinazione in Cina oltre a Corea del Sud e Giappone.  Questo link è molto importante perchè permette di accedere alla nostra rete globale di collegamenti con il Far East rete che nei prossimi mesi si allargherà ad altre destinazioni importanti, ad esempio Hong Kong».

[/hidepost]

Pubblicato il
28 Giugno 2017

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio