Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Lettera aperta di Marevivo dopo il record di un’estate rovente

Rosalba Giugni, presidente dell’Associazione ambientalista Marevivo, ha indirizzato al governo e a tutte le istituzioni la seguente lettera aperta.

ROMA – Un’estate all’insegna della mancanza di piogge e di caldo asfissiante! Un caldo che ha battuto tutti i record soprattutto per durata. Purtroppo ne abbiamo subito le nefaste conseguenze con lo scatenarsi di bombe d’acqua sul Mediterraneo e di uragani di immensa potenza sugli Oceani. E c’è ancora qualcuno che nega i cambiamenti climatici, e che afferma che non sono certo le attività dell’uomo responsabili di questi fenomeni estremi della Natura! Sempre in questa estate abbiamo registrato un po’ in tutta Italia un mare particolarmente limpido, ricco di vita e con una minore  presenza  di plastiche sugli arenili, sembrava un miracolo!

[hidepost]

Ma cosa è successo? La risposta ci è stata data osservando dalla nostra sede romana il Tevere a secco.

Per colpa o, in questo caso, merito della siccità i fiumi non hanno trasportato al mare, come al solito e nella stessa quantità, rifiuti e veleni di ogni tipo.

Queste arterie di acqua che nei tempi passati erano benefici nastri trasportatori di vita, sono diventati ora trasportatori di morte, raccogliendo durante il loro cammino i rifiuti prodotti e scaricati nell’ambiente dall’incoscienza dell’uomo.

Il 5 settembre scorso dopo la prima pioggia torrenziale, sempre sul Tevere, abbiamo visto galleggiare con la pancia gonfia centinaia di grandi carpe, lucci, cefali e ogni altro tipo di pesci ormai morti e in decomposizione.

Per conoscere le ragioni di questa catastrofe, aspettiamo i risultati delle analisi dell’istituto Zooprofilattico e dall’Arpa, prontamente coinvolti dai Carabinieri del Noe da noi allertati.

Ma non è difficile indovinarne la causa, le piogge: dilavando la terra e smuovendo i sedimenti accumulati nei fondali, hanno creato un habitat mortale per le povere creature.

Da anni ci battiamo contro la “maladepurazione” chiedendo interventi sui fiumi, i maggiori responsabili della salute del mare, dalla lotta agli scarichi killer, alla raccolta di solidi galleggianti alle foci.

In questi giorni, a Roma, il Ministero dell’Ambiente organizza il Summit Internazionale “Acqua e clima. I grandi Fiumi del mondo a confronto”.

Per la prima volta i responsabili dei bacini fluviali più rappresentativi di tutti i continenti si incontrano nel nostro Paese per dare vita ad un dialogo costruttivo volto ad affrontare il futuro dell’acqua, minacciato dai mutamenti climatici sempre più frequenti e violenti, con ripercussioni spesso drammatiche in termini di inondazioni, siccità e distruzione di ecosistemi.

Avere tanti esperti che si occupano del problema ci conforta, noi di Marevivo proseguiamo a riporre fiducia nella capacità dell’uomo di  trovare le giuste soluzioni per riparare ai mali che esso stesso ha provocato!

Impegniamoci quindi, con il nostro operato, a far prevalere l’ottimismo dell’entusiasmo sul pessimismo della ragione di chi resta a criticare in panchina e, senza sosta, con la tenacia di sempre, procediamo sulla nostra rotta!

[/hidepost]

Pubblicato il
7 Ottobre 2017

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio