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Darsena Europa, tempi celeri

FIRENZE – “Quello che serve, adesso, è concludere il bando per la gara di progettazione della nuova darsena Europa. Alla scadenza dei termini il numero delle adesioni pervenute ci trova soddisfatti. Ora ci ritroveremo a dicembre e poi, di volta in volta, ogni mese per verificare se le scadenze sono rispettate. Una volta espletati tutti i passaggi per la conclusione del bando si provvederà a passare alla fase operativa”.

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Lo ha affermato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, coordinando martedì  la cabina di regia per la darsena Europa di Livorno, che si è svolta a palazzo Strozzi Sacrati, sede della Presidenza della Giunta regionale. La cabina di regia come noto è un nucleo operativo con profilo sia tecnico che politico il cui scopo è vigilare sulla realizzazione della nuova infrastruttura.

“È necessario coinvolgere l’Arpat per l’esecuzione dei sondaggi di terreni e fondali con le più complete garanzie ambientali”, ha precisato il presidente Rossi. “L’obiettivo è che, al netto dei tempi tecnici necessari, si passi in tempi celeri dalle parole ai fatti. C’è un territorio che ci crede, che ci investe, perché la ripresa di Livorno passa anche e soprattutto dal rilancio del porto e dal decollo della nuova darsena”. Da parte sua il presidente Corsini ha detto che alla prima iniziativa con la richiesta d’interesse alla gara di progettazione ci sono state risposte molto promettenti, tali da poter garantire una “alta qualificazione” di progettualità.

Il nuovo progetto per la darsena Europa – è stato sottolineato – prevede la stessa superficie operativa del vecchio, circa 62 ettari, la stessa capacità di movimentazione, ossia un milione e 600 mila teu, ma costi inferiori, con un risparmio di circa 200 milioni di euro, e tempi decisamente minori per la realizzazione, da nove a cinque anni. La Regione Toscana ha già deliberato un investimento a favore di questo scalo marittimo di oltre 200 milioni mettendo a bilancio 12 milioni e mezzo l’anno per venti anni a copertura di un mutuo che servirà a finanziare le gare pubbliche.

Nel corso dell’incontro, cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dell’Autorità portuale livornese Stefano Corsini e il comandante della Capitaneria di porto di Livorno e direttore marittimo della Toscana Giuseppe Tarsia, è stato evidenziato che le somme risparmiate con il nuovo progetto potranno essere reinvestite in altre zone del porto e del territorio di Livorno. È stato chiesto un adeguamento delle infrastrutture e in particolare la necessità di dotare l’area portuale di un adeguato collegamento ferroviario. Il ricorso ai capitali privati sarà garantito nella logica del project-financing. È stato quindi ricordato che la nuova darsena Europa non potrà prescindere dalla razionalizzazione e dal rilancio di alcune zone già esistenti, e funzionanti, all’interno dell’area marittima, tra cui la darsena Toscana, la calata Sgarallino e il Rivellino, con l’utilizzo della nuova tecnologia di risparmio energetico che permette l’approvvigionamento dell’energia elettrica riducendo anche i problemi ambientali. In questo senso è stato chiesto un maggiore coinvolgimento degli armatori e degli operatori portuali.

Ad accompagnare il presidente Rossi c’era l’assessore regionale a Trasporti ed infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, che ha la delega anche alla portualità. All’incontro hanno preso parte anche l’assessore Francesca Martini del Comune di Livorno, la dirigente Giulia Costagli di Rete ferroviaria italiana, Vanni Bonadio in qualità di componente del Comitato portuale di sistema dell’Alto Tirreno ed i consiglieri regionali Francesco Gazzetti ed Antonio Mazzeo, quest’ultimo presidente della commissione Toscana costiera del Consiglio regionale.

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Pubblicato il
18 Novembre 2017

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