Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Bureau Veritas lancia in Italia rivoluzione digitale dei certificati

 

 

 

 

GENOVA – Bureau Veritas lancia in Italia e per la flotta di bandiera italiana la sfida degli E-Certificate. Il progetto di un sistema del tutto innovativo di gestione “paperless” dei certificati delle navi classificate è stato presentato questa mattina dai vertici di Bureau Veritas alla direzione competente del Ministero Infrastrutture e Trasporti (Mit).

[HIDEPOST]

Quella che Bureau Veritas ha ipotizzato è al tempo stesso una rivoluzione a 360 gradi e una rotta senza alternative, già imboccata da bandiere europee come quelle di Olanda, Danimarca e Francia nonché dai registri che occupano le posizioni di vertice della flotta mondiale fra cui Panama, Libera e Bahamas.

L’obiettivo è quello di trasferire dalla carta al digitale tutte le certificazioni delle navi in classe Bureau Veritas attraverso un sistema di E-Certification, frutto del progetto “E-Certificate Ready” messo a punto dal gruppo multinazionale presente in forze sul mercato italiano attraverso Bureau Veritas Italia e una divisione Shipping/Oil & Gas in costante crescita.

Il progetto, che è stato messo a punto secondo le Guidelines della International Maritime Organization (IMO) e che ha spinto di recente la migrazione verso il digitale anche della bandiera danese, si basa su una attenzione esasperata alla sicurezza garantita da potenti algoritmi di cifratura, identificati da QR Code, e, in quanto tali né riproducibili, né modificabili.

I vantaggi derivanti da questo sistema di digitalizzazione spaziano dalla consultabilità costante on line dei certificati, ma solo da parte dei soggetti autorizzati tramite autenticazione. Il tutto con una forte riduzione dei costi e con la prospettiva di progressivamente fare a meno degli archivi cartacei e dei timbri.

“Come ogni rivoluzione, e tale è il progetto di E-Certification – sottolinea Alberto Moroncelli, responsabile della Marine Division di Bureau Veritas in Italia – è naturale che comporti un processo di progressiva condivisione e di coinvolgimento delle autorità competenti e degli operatori. Ma di due considerazioni siamo certi: che quello verso la digitalizzazione è un processo ineludibile, e che il risultato finale sarà comunque straordinariamente positivo”.

Basti pensare cosa potrà significare per yacht e piccole unità mercantili o da pesca poter “fare a meno” di spazi a bordo da dedicare a sempre più voluminose documentazioni che potranno essere consultate su un semplice tablet, o persino su uno smartphone.

Secondo Bureau Veritas, che si è collocato nel mondo in una posizione di assoluta avanguardia nella migrazione della documentazione verso il digitale, si tratta di un processo di modernizzazione inarrestabile a cui l’Italia non potrà sottrarsi: la E-Certification è solo una parte delle Digital Initiatives di Bureau Veritas: ora gli armatori posso vedere in ogni momento la situazione delle proprie navi sullo smartphone tramite l’app MyVeristar, i BV Surveyors compilano le check list tramite l’app MyJob, le navi e le unità offshore possono fare conto su un 3D Digital Twin che riproduce fedelmente la loro struttura e componenti.

[/HIDEPOST]

Pubblicato il
6 Dicembre 2017

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio