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Gioia Tauro approva il POT 2018-2020 e ipoteca un bacino di carenaggio

Nella foto: Un momento della riunione del Comitato

GIOIA TAURO – A chiudere il 2017 con l’auspicio di un proficuo nuovo anno è stata la riunione del Comitato portuale che, all’unanimità, ha approvato il Piano Operativo Triennale 2018 – 2020, il Bilancio di previsione 2018 e la variazione del Consuntivo 2017.

Diverse sono le opere infrastrutturali programmate nel POT 2018 – 2020, che definiscono la strategia adottata dall’Autorità portuale di Gioia Tauro, guidata dal commissario straordinario Andrea Agostinelli, per lo sviluppo dei cinque porti di competenza (Gioia Tauro – Crotone – Villa San Giovanni – Palmi – Corigliano Calabro).

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La sua redazione, illustrata in Comitato dal segretario generale ingegner Saverio Spatafora, si colloca pienamente – dice una nota della stessa segreteria – nel contesto di infrastrutturazione, già avviato dall’Ente, per definire una più ampia pianificazione ed offrire un nuovo potenziamento ai propri scali, chiamati a rispondere ai cambiamenti globali del settore marittimo portuale. Con lo sguardo al porto di Gioia Tauro, in seguito all’analisi della crisi internazionale che ha investito gli scali di puro transhipment, è stata pianificata la diversificazione delle attuali attività lavorative. L’obiettivo è quello di differenziare l’offerta dei servizi, e quindi di integrare i servizi di water-front con quelli del retroporto e della logistica intermodale, per rilanciare le attività portuali e, così, incrementare l’occupazione.

Al centro di tale strategia vi è la realizzazione del bacino di carenaggio, destinato principalmente alle operazioni di manutenzione delle portacontainer medio-grandi. Dallo studio di fattibilità, dove è stato definito il relativo sviluppo economico-sociale, posto alla base di questo progetto, ne derivano importanti ricadute occupazionali. Tra i lavori pianificati nel POT 2018-2020 è previsto il prolungamento nord della banchina di ponente (tratto G) che sarà funzionale anche al bacino di carenaggio per il quale sarà costruita un’invasatura interna per la sua sistemazione definitiva.

A sostegno degli altri porti di competenza dell’Ente, il POT 2018-2020 prevede opere di potenziamento e infrastrutturazione che saranno oggetto di un Accordo di Programma, da sottoscrivere con la Regione Calabria, che avranno un relativo cofinanziamento da entrambi gli Enti.

Nello specifico, tra le opere previste per il porto di Crotone è stato pianificato il prolungamento del molo foraneo sud, mentre a sostegno dello sviluppo del porto di Corigliano Calabro è stata programmata, tra le altre attività progettuali, la creazione della banchina crocieristica.

Nella programmazione relativa allo sviluppo dello scalo di Villa San Giovanni, assume priorità la necessità di porre in sicurezza la banchina denominata “scivolo 0” per offrire, complessivamente, maggiore sicurezza sia su gomma che pedonale con relativo aumento di dotazione infrastrutturale del porto e del suo water-front.

Pianificazione specifica trova la riqualificazione del porto di Taureana di Palmi attraverso la realizzazione della banchina di riva che punta ad offrire una crescita della dotazione dei servizi dello scalo.

Votata all’unanimità dei presenti, dopo essere stata illustrata ai membri del Comitato dal dirigente di settore, dottor Luigi Ventrici, la variazione del Bilancio 2017. L’obiettivo principale è quello di coprire il rimborso delle tasse d’ancoraggio, per un importo di 3 milioni di euro, per la parte di competenza dell’Autorità portuale attraverso l’utilizzo di somme di spesa corrente. Con lo sguardo alla definizione dell’intera pianificazione finanziaria il 2017 ha registrato oltre 27.416.969 di euro di entrate mentre le uscite sono state pari a 22.875.687 euro. Ne è derivato un avanzo di competenza di 4.542.010 euro, quale differenza tra entrate ed uscite. L’avanzo di amministrazione, che riprende naturalmente quanto l’Ente ha ereditato dalla gestione dell’anno 2016 (66.145.644 euro), ammonta a 70.687.655 euro.

Si tratta di una gestione finanziaria definita nel pieno rispetto dei limiti relativi al contenimento della spesa pubblica richiesto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ne è conseguita, quindi, un’oculata gestione delle finanze dell’Ente che ha, di conseguenza, nell’anno 2017 trasferito al Bilancio dello Stato una complessiva somma di 190.833 euro.

Voto unanime dei presenti, anche, per la previsione di Bilancio 2018 definito a supporto del Piano Operativo Triennale 2018-2020. Al suo interno è stata stimata un’entrata pari a 14.915.714 euro con una previsione di spesa pari a 79.915.714, comprensiva anche del complessivo investimento per la realizzazione del bacino di carenaggio, da cui ne deriva un disavanzo di competenza pari a 65 milioni di euro che trova, però, totale copertura nell’avanzo di bilancio ereditato dal 2017 (70.687.655 euro). Ne consegue, quindi, che il presunto avanzo del 2018 si attesta a 5.687.655 euro.

“L’attività dell’Autorità portuale è stata caratterizzata, per intero, nel 2017 dalla creazione e dal funzionamento dell’Agenzia per la somministrazione del lavoro portuale e dai complicati meccanismi che presiedono al suo funzionamento – ha concluso il commissario straordinario Andrea Agostinelli – Questo si è ampiamente realizzato ma non nascondo che, nonostante la dolorosa estromissione di 377 lavoratori portuali, ancora non si vedono i segnali di ripresa nella produttività del terminal contenitori di riferimento. Ed è su questo che dovremo concentrarci sin dalle prossime settimane”.

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Pubblicato il
30 Dicembre 2017

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