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Le associazioni contro l’ART sulle concessioni

Da Assiterminal, Assologistica, Fise-Uniport, Ancip e Confetra, è stata diramata la seguente nota sul tema dell’Agenzia di Regolazione dei Trasporti (ART) in merito alla concessioni sui porti.

ROMA – Le scriventi Associazioni hanno preso nota con disappunto e forte preoccupazione di quanto contenuto nella recente delibera A.R.T. n. 156/2017 e relativi documenti accompagnatori, con la quale detta Autorità ha sostanzialmente ritenuto di poter entrare nel merito dei procedimenti di rilascio delle concessioni e autorizzazioni e relativi procedimenti, di cui agli artt. 16 e 18 della L. n. 84/94.

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Riteniamo che a questa delibera non debba essere riconosciuto alcun valore di regolazione, poiché non rientra nelle competenze di A.R.T. diramare criteri e/o misure circa le sopra citate concessioni ed autorizzazioni, materia che ai sensi di legge ricade nell’esclusiva competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e delle Autorità di Sistema Portuale.

A nome dei nostri associati non possiamo più tollerare azioni di questo tipo, che costituiscono l’esatto contrario dei processi di sburocratizzazione e di semplificazione di competenze in materia portuale tanto sbandierati quanto disattesi da iniziative del genere, poiché esse determinano ambiguità, irrazionalità e profonda incertezza per l’attività, già adeguatamente regolata, degli operatori portuali interessati, i quali sono impegnati a reggere un’agguerrita competizione straniera.

Nel settore dell’handling portuale non esiste in Europa nessun Paese che abbia una regolamentazione tanto complessa quale è divenuta ora quella italiana, con l’aggravante dell’iniziativa ora adottata da A.R.T.

Ciò genera un evidente danno, sia verso il consolidamento dei terminal operators italiani, sia per l’attuazione e lo sviluppo di investimenti da parte dei medesimi, in un settore che è aperto alla più ampia concorrenza internazionale e che non può essere assolutamente confuso o assimilato ad un servizio di pubblica utilità.

Onde evitare inutili e dispendiosi contenziosi, si auspica in un intervento del Ministro delle Infrastrutture, nonché nella presa di posizione da parte dell’Associazione rappresentativa delle Autorità di Sistema portuale; si confida quindi che A.R.T. sia indotta ad accantonare detta delibera, che, come detto, riteniamo non abbia i requisiti di legittimità.

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Pubblicato il
20 Gennaio 2018

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